Magazine Cinema
Episodi: 24
La trama (con parole mie): proseguono le indagini mediche dai metodi anticonvenzionali per Greg House ed il suo team, alle prese con situazioni sempre ai limiti della casistica tradizionale e nuove minacce sanitarie e non che arriveranno a colpire perfino i membri della squadra, da Foreman ad House stesso, complice una vecchia conoscenza giunta dal passato per vendicarsi di lui.
Come se tutto questo non bastasse, la vita privata di Wilson ed i trascorsi sentimentali con la psicologa dell'ospedale porteranno il poco incline alla disciplina dottore a dover lottare quanto e più del solito non solo con gli schemi ed il dolore con il quale è costretto a convivere, ma anche con i rapporti interpersonali, sempre più difficili da gestire per un "cattivo per scelta" come lui.
Neppure il tempo di abituarsi al recupero tardivo della prima stagione, ed ecco che lo spigoloso House torna a fare capolino al Saloon, di fatto entrando a far parte delle proposte da intrattenimento godereccio e pane e salame tipiche del momento pasti per gli occupanti di casa Ford, ormai monopolizzati - giustamente - dal Fordino e dunque legati alle visioni più leggere possibili per quanto riguarda il piccolo schermo.
La seconda stagione dedicata alle gesta del medico pronto a rivaleggiare con il Cox di Scrubs per il titolo di "stronzo positivo" del genere ospedaliero mantiene le promesse fatte dalla prima, continuando il lavoro di approfondimento sui main charachters - da House stesso ai membri della sua squadra, passando per l'amico oncologo Wilson e la direttrice Caddy - e la struttura in perfetto equilibrio tra episodi autoconclusivi e sottotrame pronte ad evolversi ed esplorare principalmente tutto quello che i personaggi portano con loro oltre il ruolo di medici: in questo senso, l'apice della seconda stagione giunge in parallelo al doppio episodio legato all'infezione che colpisce, durante le indagini per un caso più complicato ed insolito di quanto siano soliti - come in un gioco di parole - affrontare i nostri -, Foreman, il mio personale favorito, e che porterà House ed i membri della sua equipe a spingersi oltre i confini ben più di quanto non accada già di norma - Foreman stesso compreso -.
A fare da eco all'appena citata doppietta, il season finale costruito sull'incertezza del futuro di House, la prima dozzina di episodi incentrati sul rapporto tra lo scorbutico dottore e la sua storica ex, nonchè psicologa dell'ospedale, e l'episodio incentrato sulla Fede ed il rapporto con i "piani alti", una sorta di scontro all'ultimo sangue tra Scienza e Religione.
Senza dubbio la struttura della proposta è ancora piuttosto simile a quella dei fumetti "all'italiana" in cui i personaggi finiscono per essere sempre uguali a loro stessi nonostante i cambiamenti - si veda, ad esempio, la sbandata di Cameron nel momento di alterazione capace di far crollare le sue usuali barriere -, eppure gli episodi scorrono in grandissima scioltezza, tanto che in più di un'occasione ho finito per chiedermi come mai, ai tempi della sua programmazione, non abbia concesso una possibilità, neppure per svago, a questo insolito medico dallo stile molto simile a quello di uno Sherlock Holmes della medicina meno inglese e pacato.
Il vecchio House, infatti, con i suoi demoni interiori e l'insistita e reiterata voglia di apparire come lo stronzo principe - o principe degli stronzi - cui imputare tutti gli eventuali mali e le conseguenti colpe, possiede molte delle caratteristiche che, di norma, per un certo grado di affinità, finiscono per attrarmi inesorabilmene in charachters di questo genere: l'approccio del sottoscritto è forse meno sopra le righe - parlando di medicina, penso di sentirmi molto più vicino al Karev di Grey's anatomy, altro finto bad guy illustre del piccolo schermo -, e dovessi lavorare con un individuo della pasta del claudicante Greg mi ritroverei un giorno sì e l'altro pure ad essere roso dal dubbio se sostenerlo o rifilargli un paio di cazzotti come si deve - un pò quello che fa il già citato Foreman, non a caso il mio preferito -.
La visione delle sue peripezie ospedaliere e non, comunque, accompagna piacevolmente, permettendo anche a Julez di regalarsi un paio di momenti di gloria - due diagnosi legate a malattie assolutamente assurde e semisconosciute azzeccate grazie ai recenti studi della signora Ford - e preparando il terreno per la terza annata, che se continuerà a mantenersi sui livelli delle prime due viaggerà in acque tranquille, e se dovesse fare un passo ulteriore nell'approfondimento e nella qualità, potrebbe addirittura farmi ricredere rispetto a tutti i sostenitori che, ai tempi, si dichiaravano pronti a tutto nel considerare House una delle migliori proposte televisive dei primi Anni Zero.
MrFord
"Look at them go
look at them kick
makes you wonder
how the other half live." INXS - "Devil inside" -
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