Se dovessi scegliere un animale con il quale identificarmi avrei solo l’imbarazzo della scelta: bradipo, orso, magari anche un po’ elefante. Insomma una creatura non proprio snella e scattante con una spiccata tendenza al letargo, ormai l’avete capito. Se gli impegni professionali non me lo impedissero, mi rintanerei volentieri al calduccio e non uscirei prima del disgelo. Ovviamente se le finanze me lo permettessero mi trasferirei ai Caraibi, ma purtroppo per ora non c’è scampo agli inverni della West Coast. E così durante i mesi invernali ad andare in letargo è stata la scrittura. Riprendo a giocherellare con la tastiera ai primi raggi di sole primaverile. Il mascarpone è stato decisamente meno pigro di me e tra gennaio e aprile qualche foto l’ha scattata. E per convincervi che qualche volta ho anche messo il naso fuori casa e fuori da Victoria, eccovi qui qualche immagine del viaggio a Vancouver effettuato ai primi di gennaio. Ebbene sì, ci ho messo un po’, ma meglio tardi che mai. Nei mesi invernali la luce si fa tenue e glaciale, le ombre si distendono e conferiscono un aspetto ancora più nordico
Le nuvole creano atmosfere suggestive e a tratti lasciano intravvedere gli ultimi raggi di un sole che saluta timidamente prima di inabissarsi.
Nel breve tragitto da Tsawwassen a Swartz Bay, ossia da Victoria a Vancouver, incontriamo numerosissime isole, alcune splendidamente incontaminate, altre abitate da pochi fortunati che si godono la pace del luogo. Chi è cresciuto nell’affollatissimo capoluogo ligure si sente un po’ sperduto a queste latitudini dove tutto è silenzio. La bellezza di questi paesaggi mi risulta stranamente inquietante.
Cosa ci vogliamo fare, sono mediterranea, amo il caldo, il sole e i colori. Chissà per quale strana legge del contrappasso mi ritrovo qui? Chi lo sa, ma comunque riesco ad apprezzarne il fascino, per quanto evanescente.
La nebbia non manca quasi mai, per fortuna è giocherellona e il vento dispettoso accorre in mio aiuto. Il traghetto avanza e non oso pensare se questo salvagente possa avere altri usi oltre a quello decorativo. Ho letto che in gennaio la persona media muore assiderata nel giro di pochi minuti. Visto che sono estremamente freddolosa forse avrei un’agonia più breve. Sempre meglio guardare il lato positivo delle cose…