Mondadori
RATING:
Sophie Kinsella è Sophie Kinsella. Non nascondo la mia ossessione per lei (qui il post dove svelo la mia devozione) ma c'è comunque da dire che oggettivamente è una grande scrittrice. Con la sua carriera ha dimostrato di essere brillante ed originale, con il suo ultimo parto letterario ha dimostrato anche di essere versatile non intaccando il proprio stile consolidato e garantito.
Dov'è finita Audrey? infatti è uno Young Adult, genere che si discosta per target e tematiche dal suo consueto cavallo di battaglia che è il genere Chick Lit, rivolto a un pubblico femminile più maturo. Nonostante questo cambiamento la Kinsella è riuscita a concepire una storia esilarante e particolare, eccellendo nel suo intento di mettersi alla prova. Gli Young Adult spesso e volentieri non mi piacciono perché ripetitivi e banali, la Kinsella invece nel suo romanzo affligge il marchio di garanzia dando vita a un libro che si distingue nel suo genere.
Nonostante venga narrata la vita di una teenager mi sono appassionata alla storia fin dagli inizi e ho piccoli assaggi di sceneggiature così realistici da poter visualizzare perfettamente le scene descritte. Nonostante la mia avversione per le trasposizioni cinematografiche sta volta invece sarei proprio curiosa di poter confrontare la mia ricostruzione mentale della narrazione con quella sul grande schermo, anche perche è un libro che a parer mio si presta perfettamente all'adattamento su pellicola.
trovato la sua scelta stilistica di inserire qualche trasposizione di filmati registrati dalla protagonista eccellente e innovative. Ci ha regalato dei
La storia d'amore ovviamente non poteva mancare, sia perché è uno YA sia perché è firmato Kinsella, ma mi è piaciuta perché non è né stucchevole nè immersa dai clichè, è complice della narrazione invece di esserne il fine ultimo. Il punto di forza di questo libro è proprio questo infatti: vi è una trama, più precisamente un percorso evolutivo che compie la protagonista Audrey, da questo punto di vista può ricadere nel romanzo di formazione, ma vi è anche molto di più infatti questo iter è intersecato da episodi, sensazioni ed emozioni comuni al mondo dei teenager, che impachettano la storia in un bell'involucro romance. Il libro è quindi molto scorrevole e appassionante anche per chi solitamente non apprezza il genere.
La Kinsella ha passato a pieni voti l'esperimento, è una gran professionista e mi auguro che in futuro possa dimostrare la sua versalità con successo anche con generi letterari più lontani dal suo genere di partenza. Noi Kinsellaholic rimaniamo in trepida attesa di news al riguardo!
Voglio scoprire se tra i miei lettori c'è qualche amante di Sophie Kinsella. Fatemi sapere cosa pensate del suo stile e dei suoi libri, ma soprattutto se vi è piaciuto il suo YA. Aspetto i vostri commenti!