Il campione mondiale di popolarità ritiene pericoloso sfilare davanti ad una moltitudine non ammaestrata.
L’ex presidente Lula ha desistito dallo sfilare con la Tom Maior, seconda scuola di Samba ad entrare nel Sambodromo. Il Ministro della Sanità Alexandre Padilha fantasticava: “Se vedono una scuola omaggiarlo, anche le altre lo faranno”.
Ma i suggeritori hanno sconsigliato la sua presenza, perché: “Non sempre i cortigiani (popolo) si comporta come si vuole”. La poca intelligenza del Messianico si è espressa non rispondendo subito all’invito, ma lasciando la risposta all’ultimo minuto, come è solito fare (Battisti docet).
E proprio questo suo ritardo a fornire la risposta conferma che ha passato gli ultimi giorni confrontando vantaggi e rischi. Alla fine ha ritenuto pericoloso testare la sua popolarità nella Avenida in compagnia di Marisa Letícia. Sono insondabili gli umori della moltitudine non ammaestrata.
E questo è la prova che Lula è ancora convalescente del trauma sofferto all’apertura dei Giochi Panamericani del 2007. La prima dimostrazione di impopolarità espressa spontaneamente dal 100% degli 80mila del Maracanã non si dimentica. Alla faccia dell'80% di popolarità.
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