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Dove acquistare i trucchi: farmacia o profumeria?

Creato il 31 agosto 2010 da Blackpainter

Che differenza c’è tra i prodotti cosmetici di make up venduti in farmacia e quelli venduti in profumeria?Noi donne ce lo domandiamo spesso.

Articolo scritto da Elena Tagliapietra e pubblicato sulla rivista specializzata in dermatologia più famosa d’Europa e tra le migliori al mondo, distribuita in 20.000 centri dermatologici italiani: ’La Pelle’ – Agosto 2010 .

”CHI SI TRUCCA IN FARMACIA”

Le differenze possono apparire minimali ma a ben vedere costituiscono la filosofia su cui si fonda il marchio. Distribuire il proprio prodotto in una farmacia obbliga a proporsi con un packaging adeguato, un prezzo medio-alto, un background di ricerca scientifica, la promessa dell’innovazione continua, la garanzia di sicurezza dei componenti e del processo di realizzazione del prodotto.

Da ricerche motivazionali all’acquisto risulta che il cliente ritiene che per il canale profumeria i soldi si spendono più in pubblicità e testimonial, mentre nei prodotti da farmacia essi vanno più in ricerca e qualità delle materie prime. Ovviamente non è detto che sia sempre così, ma il concetto che passa è proprio questo e il posizionamento di una marca nel largo consumo, piuttosto che in una farmacia, permette al produttore di immaginare in maniera diversa la propria clientela di riferimento, che potrà essere più attenta ai principi attivi o alle mode, più alla sostanza o all’apparenza.

La comunicazione pubblicitaria seguirà di conseguenza. Premettendo che si possono trovare prodotti di alta qualità in entrambe le tipologie di negozio, ci interessa sottolineare le motivazioni che possono orientare la scelta verso l’uno o l’altro dei canali distributivi di make up. In profumeria si reca chi cerca una più ampia varietà di scelta. Si sa che le nuances dei colori, infatti, sono infinite e quindi avere più scelta significa avere un valore aggiunto. I marchi legati al mondo della moda, poi, sanno azzerare i tempi e far trovare le palettes e le novità quasi contemporaneamente all’uscita in passerella del proprio marchio.

Le make-up-addicted non sanno proprio rinunciare a queste uscite in anteprima e alle limited edition che furbescamente vengono proposte quasi ogni settimana. Ovviamente anche in campo della dermocosmetica ci sono innovazioni e nuove proposte, ma con tempistiche un pò più lunghe, dovute ai tempi della ricerca scientifica e soprattutto abbinate a meno clamore. È così che per le donne con esigenze o problematiche specifiche a livello dermatologico, la scelta diventa quasi naturale e va direttamente al prodotto di farmacia. Alcuni esempi sono i prodotti per il camouflage, quelli per pelli sensibili o facilmente allergiche, prodotti con fattori di protezione Uv alti e così via.

Un fattore che però frena l’acquisto del make up in farmacia è l’assenza di un’area adeguata per la prova, che dovrebbe essere separata dalla zona di acquisto farmaci per una evidente differenza di clientela e la necessità di uno spazio sia fisico che psichico per un acquisto di questo tipo. Occorrerebbero inoltre degli specchi, delle salviettine detergenti e soprattutto molti tester a disposizione. I farmacisti, purtroppo, non sono adeguatamente informati su questi prodotti e non seguono in maniera sufficiente la clientela.

Oggi si sa che la maggior parte dei clienti preferisce essere consigliata da una donna e lasciata decidere con tranquillità, due fattori che spesso non si trovano nelle farmacie che devono fare i conti con una clientela che non vuole fare la coda perché sta acquistando un bene di necessità.

Uno spazio molto interessante per la farmacia potrebbe essere legato anche ai trucchi minerali. È dalla preistoria che i minerali vengono utilizzati dall’uomo ed ora questo tipo di trucco è stato re-inventato e re-interpretato per le pelli ultra sensibili. La storia ci ha tramandato notizie di trucco minerale utilizzato da Egizi, Greci, Romani, Cinesi e Aztechi. Oggi questa soluzione tanto semplice quanto efficace e nella sua essenzialità viene riproposta. Si tratta di polveri ottenute con l’ausilio di particolari processi tecnologici, ridotte a microscopici cristalli piatti, cosi piccoli da aderire molto bene alla pelle consentendo di filtrare i raggi UV lasciandola respirare perfettamente. Sono trucchi composti quasi completamente da pigmenti, per questo ne occorre veramente poco per dare colore. Danno un effetto molto naturale, ma non molto coprente, vanno bene quindi per pelli con poche imperfezioni e per pelli grasse, poiché essendo in polvere il sebo in eccesso viene assorbito bene.

I trucchi minerali sono adatti anche per le pelli con problemi, perché contengono ossido di zinco, che ha proprietà lenitive e cicatrizzanti.Normalmente non sono previsti più di 5 ingredienti per prodotto, proprio per limitare al massimo la possibilità di reazioni allergiche. Non sono presenti derivati del petrolio, nickel, parabeni, profumo, alcool, siliconi, componenti di origine animale o allergeni simili. Essendo i minerali per loro natura inerti, non scatenano reazioni chimiche e non si alterano.

Attenzione però a non incappare in cosmetici che si spacciano per minerali, ma non lo sono. Per essere denominati tali al 100% occorre che siano composti solo da minerali: Mica, Titanium Dioxide, Zinc Oxide, Iron Oxides, Ultramarines, Kaolin Clay, Manganese Violet, Silica, Ferric Ferrocyanide, Chromium Oxides. Come controprova non dovete trovare nessuno dei seguenti: dimethicone, carnauba wax, cetyl dimethicone, trimethylsiloxylicate, triisocetyl citrate, tocopherol, panthenol, ecc.

Vedi l’articolo originale impaginato: doc trucco_Layout 1 LA PELLE AGOSTO 2010


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