Il sud: soleggiato e desertico
Le isole Canarie, e in particolare Tenerife, sembrano la terra promessa per tanti italiani disperati in tempo di crisi. Ma Tenerife è un’isola grande e molto variegata. Dopo un mese di perlustrazione, posso aiutarti a scegliere la zona migliore per te. Mandami cento euro sul conto, o
Come la maggior parte delle isole Canarie, di origine vulcanica e con rilievi elevati e consistenti per le loro dimensioni (fanno eccezione Fuerteventura e Lanzarote, piuttosto piatte e molto più ventose, anche per la loro vicinanza all’Africa), il clima è piuttosto diverso tra Nord e Sud, tanto che si usa la parola microcontinente, con la stessa cognizione di causa con cui si può usare la parola “incontinente” per la prostata di Emilio Fido.
Il Nord è generalmente più freddo e umido, e il turismo si concentra al Sud, più caldo e secco. Spesso parliamo di solo un paio di gradi di differenza, a parità di altitudine, but believe me, la differenza si sente eccome, anche per chi è appena arrivato.
Without further ado, possiamo dividere Tenerife in 4 macro zone:
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Il Sud turistico, che a sua volta possiamo dividere in 3, prendendo Playa Los Americas/Los Cristianos come centro geografico e turistico, il Sud Ovest fino a Los Gigantes e il Sud fino alla zona dell’aereoporto Los Medanos
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Il passaggio a Nord Ovest: Puerto de la Cruz, la città con più storia turistica, La Orotava (vecchia capitale), solo 5 km, ma anche 500 metri in altitudine più in alto e La Laguna, sede della maggiore Università e dell’Aeroporto del Nord, ancora più in alto e perennemente avvolto nelle nuvole, E di fatto più vicina a Santa Cruz.
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La Capitale Santa Cruz, e il Nord Est. Qui vive la maggior parte dei locali, ma la mancanza di spiagge (la Teresitas è 8km a nord della città), mentre scendendo, su tutta la costa Est, molto ventosa, c’è solo la cittadina de La Candelaria, 30.000 residenti, e nessun vero centro turistico.
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Il centro dell’Isola, dominato dal Vulcano Teide che non i suoi 3800 metri assicura aria fredda e nuvole ovunque. Qui esaurisco subito la questione: va bene per gli amanti della montagna e per fare camminate, ma ci vivono ben pochi locali e quasi nessun espatriato, e i motivi te li immagini presto.
Passeggiando in La Orotava
Di fatto la scelta per chi viene si riduce tra il Sud e Puerto de la Cruz. Sono pochi però gli italiani che trovano Puerto de la Cruz attraente, a parte la mia amica Lucia, che vive qui, ma che ha mamma tedesca.
Puerto infatti è molto popolare tra i pensionati tedeschi, perché ha un clima più mite, senza il freddo che c’è a La Orotava e la Laguna (che sono entrambe molto carine da visitare, e anche da viverci se non ti importa il freddo), e quasi mai arriva ai 25 gradi, che per me sono l’inizio della temperatura ideale, ma che per molti nordici comincia già a essere troppo caldo.
La verità però è che Puerto è spesso nuvolosa (la famosa Panza del burro) e c’è sempre un’arietta insidiosa, un po’ bastarda, che a un nordico probabilmente piace. Inoltre è più un grosso paesone turistico tipo Los Cristianos, popolato di vecchi, che una città con servizi e gente di ogni tipo. Chi ha bisogno di stare vicino a una vera città ha come unica vera opzione Santa Cruz, che non è per nulla brutta di per sé, come dicono tanti.
Personalmente Puerto è l’ultimo posto in cui vivrei a Tenerife, ma se sei pensionato, non ti piace il caldo e vuoi avere servizi, probabilmente la pensi in modo diverso da me. De gustibus
Rimane il Sud. La meta preferita dagli italiani è Los Cristianos. Ma Los Cristianos è cambiata parecchio dal porto con un suo charme che ho conosciuto nel 2007, e ormai è stata completamente inglobata nella zona turistica per eccellenza di Las Americas. Gli affitti si sono impennati, ma quel che è peggio è che non si trovano proprio appartamenti, e quasi tutti i condomini vi tocca dividerli con turisti che sono in vacanza e faranno casino fino a notte fonda.
Nelle immediate vicinanze di Los Cristianos, ma separato da una montagna, c’è l’urbanizzazione di Palm Mar, con case nuovissime e piuttosto care, e dove di fatto ci si arriva solo con macchina propria. Non ci sono turisti, ma per i motivi sopra citati non è alla portata di tutti.
Proseguendo verso Sud, c’è Las Galletas, che a me è piaciuta abbastanza, visto che è rimasta ancora un pueblito pescatore, come una piccola Los Cristianos di una decina d’anni fa. Dopo c’è la Costa del Silencio, con abitazioni vecchie, come la maggior parte dei suoi abitanti, ma tutto sommato vivibile e senza il vento forte che trovi invece da Los Abrigos e Los Medanos in avanti, che ha frenato lo sviluppo turistico.
Risalendo invece da Los Cristianos verso Nord-Ovest, superata Las Americas e la lussuosa Costa Adeje, ci sono diversi paesini turistici, il più bello dei quali è Playa San Juan, che ha anche il microclima migliore. E’ la zona che sta cambiando più in fretta, in cui lo svantaggio principale è di essere a più di 2h30′ di bus (o 1h 30′ d’auto) dalla capitale, ma che per il resto offre le condizioni migliori, soprattutto per chi viene qui a svernare, senza la pretesa di viverci tutto l’anno.
Questo è il quadro, adesso la scelta sta a te, cara mia. Io, per non sapere né leggere né scrivere, attendo con trepidazione il volo Binter di sabato alle 14, che mi porterà a Gran Canaria.
Tutte le mie foto da Tenerife