Un consiglio ricorrente che si dà alle mamme con bambini piccoli che si ammalano spesso è di fargli cambiare aria. L’inquinamento nelle grandi città è ormai tale da rendere sempre più necessario portare via i bambini appena si può. Noi lo facciamo spesso, anche solo per una giornata e il beneficio si vede. Dove andare per far cambiare aria ai bambini? Mare, montagna o lago?
Se pensiamo alla necessità di stare lontani dallo smog, qualsiasi meta lontana dalla città è una buona scelta. Ogni famiglia sceglie in base a dove abita quella che è la meta salutare più vicina da raggiungere. Ogni destinazione ha i suoi benefici. In alcuni casi può essere meglio andare al mare, in altri in montagna. Fermo restando che nessuno meglio di un pediatra saprà indicare la meta più adatta alla salute dei bambini, ci sono delle caratteristiche generali che rendono gli ambienti diversi per gli effetti che producono.
Perché è necessario cambiare aria?
Sono stata una dei tanti bambini a cui il medico ha più volte suggerito di far cambiare aria per migliorare la salute. Soffrivo spesso di tonsilliti e cambiare aria mi aiutava a recuperare velocemente e rinforzare il sistema immunitario. Cambiare aria permette di liberarsi dall’inquinamento, di stare più tempo all’aperto e di rinforzare le difese soggiornando in ambienti più salubri. Durante l’inverno la salute dei bambini è più minacciata dai virus, dalla vita più sedentaria e dalle ore trascorse in ambienti spesso troppo caldi in cui proliferano i germi portati dai coetanei.
Cambiare aria è la scusa per concedersi una piccola vacanza, rilassarsi, migliorare l’umore divertendosi che porta benefici psico-fisici.
Quando è meglio andare al mare?
L’acqua salmastra fa bene alle vie respiratorie, rendendo il mare una meta ideale in caso di raffreddori e tosse frequente. Se la stagione lo consente, nuotare porta benefici sia come lavaggio nasale sia come attività fisica. L’ambiente umido del mare favorisce la presenza di acari che potrebbero non essere d’aiuto.
Il mare è la soluzione ideale per le allergie da polline: le piante presenti sono in numero molto inferiore e la brezza pulisce costantemente l’aria. Non è in ogni caso una regola generale: servirà verificare la diffusione delle piante a cui si è allergici nella zona prescelta, consultando i calendari delle impollinazioni. (Consultare il sito www.ilpolline.it)
Quando è meglio portare i bambini in montagna?
E’ la meta ideale per i bambini che soffrono di asma allergica. Sopra i 1500 di altitudine il clima secco evita la presenza di acari, principali responsabili dell’asma allergica. Prima di salire a quote alte è meglio trascorrere qualche giorno al altitudini intermedie e verificare con il pediatra se le condizioni e l’età del bambino lo consentono.
Quando servono i soggiorni alle terme?
I trattamenti termali sono una terapia che può essere suggerita dal medico curante in caso di necessità. Il beneficio di questi trattamenti è dovuto alla presenza di sali nelle acque termali che possono essere d’aiuto in caso di problemi alle vie respiratorie o dermatiti.
Luoghi non adatti a tutti i bambini:
- le vacanze in agriturismo sono una soluzione ottimale sotto molti aspetti: aria aperta, cibo sano, ma potrebbe non essere indicato se i bambini sono allergici al pelo animale;
- il lago offre le attività sportive del mare e l’ambiente della montagna, ma l’umidità che lo caratterizza potrebbe dare fastidio ai bambini allergici agli acari e alle muffe;
- il mare potrebbe essere sconsigliato a chi ha problemi alla tiroide;
- l’alta montagna offre aria molto sana ma ad alcune persone dà problemi di pressione o di respirazione.
Come trarre il massimo dei benefici
- Cambiare aria deve essere una pausa nelle routine in cui si cerca di staccare dai ritmi pressanti della settimana e si cerca beneficio psicofisico. Se la vacanza è motivata da problemi di salute non deve essere ‘medicalizzata’, trasformandola in un soggiorno medico. Deve essere una pausa di benessere in un ambiente più sano in cui lo svago ha la priorità.
- Scegliere località poco inquinate e soggiornare lontani da strade molto trafficate, meglio se vicine ad aree verdi.
- Fare attività fisica: passeggiare è la più semplice.
- Aumentare le ore di sonno durante la vacanza, ad esempio riproponendo il sonnellino pomeridiano o lasciando che i bambini si alzino più tardi.
- Evitare di organizzare giornate stressanti con tante attività, poco riposo e molte ore sotto il sole (soprattutto nelle prime ore del pomeriggio).
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