Non mi sono mai considerata una persona completamente normale. E con normale intendo veramente nella norma. Ne vado anche fiera se è per questo…
In molti mi considerano anche un tantino svitata: prendo e parto per il Kenya da sola senza arte né parte, stessa storia per quando siamo venuti in Olanda.. E un milione di altre cose che hanno sempre caratterizzato le mie scelte di vita. Ho sempre seguito l’istinto, puro e semplice.. L’entusiasmo mi ha trainato ovunque, tanto quanto a volte la delusione mi ha fatto capire che stavo sbagliando.
Ma io ero moltosa. Ero come Alice nel suo Paese delle Meraviglie, perché il Paese delle Meraviglie era il mio mondo. Ho sempre interpretato tutto ciò che vivevo nella mia realtà parallela popolata di creature mitologiche e principesse incantate.
Proprio questa mia caratteristica mi ha permesso di non aver paura e di buttarmi in tutto, portando con me un carico di energia contagiosa.
E ora dove è finita questa mia moltezza? Dove è andata quella paladina del “vivo a modo mio”? Che i figli facciano davvero cambiare tutto?
Da un po’ di tempo non mi riconosco più. Se mi guardo allo specchio vedo solo una sbiadita brutta copia di me. Ho necessità di ritrovarmi, di risfoderare la mia moltezza e di uscire da questo stato di torpore.
Tremate tremate… Cosa combinerò questa volta?
P.S.: Post ispirato a 3 sere di fila di Alice in Wonderland di Tim Burton. Ho paura che mia figlia abbia rubato la mia moltezza e se la sia tenuta tutta per se.
0.000000 0.000000