La particella di Dio torna a far parlare di sè. I dati che localizzano la particella di Dio nella regione compresa fra 124 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV) danno ragione alla previsione fatta nel 1979 dai fisici teorici italiani Luciano Maiani, Giorgio Parisi, Roberto Petronzio e Nicola Cabibbo, quest’ultimo scomparso nel 2010. Dall’Ansa si apprendono interessanti notizie, e sopratutto ottime basi di dibattito.
Intervistato dall’Ansa il dottor Maiani dichiara: ‘’La teoria non fa previsioni sulla massa del bosone di Higgs, ma fissa i limiti inferiori e superiori della regione nella quale andare a cercarla, compresa fra 100 e 200 GeV. Adesso sappiamo che la regione era quella giusta’’.
Per Roberto Petronzio, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) i risultati presentati oggi sono molto importanti e intriganti. ‘’Conoscere la massa del bosone di Higgs equivale infatti a dire che la teoria di riferimento della fisica contemporanea, ossia il Modello Standard, prima o poi ‘si romperà’. Noi – ha aggiunto – avevamo fissato i valori massimi e minimi, ma oggi abbiamo tutti i tasselli Per capire dove si trovi il bosone di Higgs’’.Mentre in un seminario il prof Giannotti ha detto: Credo che sarebbe estremamente cortese da parte del bosone di Higgs essere qui”, ”Ma è troppo presto per giungere alle conclusioni”.
Il bosone di Higgs è, in teoria, la particella che conferisce massa a tutte le altre particelle fondamentali. La sua scoperta confermerebbe le conoscenze attuali su particelle come elettroni e fotoni.
Il lavoro del Cern però potrebbe anche provare che la particella non esiste, il che costringerebbe i fisici a ripensare il Modello Standard.
Con i dati presentati oggi la situazione e’ piu’ che mai aperta: si pensava che mettere a posto tutti i tasselli del Modello Standard avrebbe portato ad una visione piu’ ‘’rilassata’’ di cio’ che la fisica avrebbe avuto ancora da dire. Invece sta succedendo esattamente il contrario. Se i dati presentati oggi saranno confermati nei prossimi mesi e se il bosone di Higgs risultera’ essere cosi’ leggero come sembra, ‘’questo valore invoca subito un’altra fisica che ci dira’ comunque qualcosa di nuovo verra’ fuori ad energie altissime, almeno un miliardo di volte maggiori a quelle che puo’ raggiungere l’acceleratore Lhc’’.