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Dove gli jihadisti addestrano i bambini di Al-Qaeda

Creato il 17 dicembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Posted by Agostino Nicolò

I ragazzini, tra i 10 e i 14 anni, vengono formati all’uso di armi e indottrinati all’Islam radicale.

Un bambino-soldato in Siria (breakingnews.sy)

Un bambino-soldato in Siria (breakingnews.sy)

Si chiamano “Cuccioli di Zarqawi”, con un riferimento al defunto leader al-Qaeda in Iraq, Abu Musab al-Zarqawi, le brigate di bambini che lo Stato islamico dell’Iraq e del Lavante, gruppo legato ad al-Qaeda, ha creato in Siria. L’esistenza di queste milizie di bambini è provata da un gran numero di video che il gruppo ha pubblicato sul Web e che mostrano i piccoli siriani intenti in attività di addestramento militare. L’obiettivo non è solo quello di portare nuove braccia alla guerra contro il presidente Bashar al-Assad, ma anche indottrinare la giovane generazione di un paese governato da decenni da un regime laico.

I bambini che appaiono nei video hanno tra i 10 e i 14 anni. Qualcuno è forse anche più giovane. Ascoltano le “lezioni” di istruttori dal volto coperto, imbracciano fucili, indossano cartuccere da mitra. In alcuni video sono ritratti in una mensa, mentre consumano in allegria il loro pasto servito in ciotole colorate e disegnate, come quelle che potrebbero vedersi in un asilo o in una scuole elementare.

Steven Stalinsky, direttore del Middle East Media Reserach Institute di Washington, coglie inquietanti somiglianze tra i “Cuccioli di Zarqawi” e gli “Uccelli del Paradiso”, le milizie di bambini create un decennio fa in Iraq e destinate a condurre azioni militari e attentati suicidi. “Questa è una grave minaccia per il futuro – dice Stalinsky – Questi sono i figli di al-Qaeda”.

Un giovane ribelle siriano ad Aleppo (huffingtonpost.com)

Un giovane ribelle siriano ad Aleppo (huffingtonpost.com)

Molte agenzie Onu, Human Right Watch e altre ong avevano già denunciato lo sfruttamento di bambini-soldato in Siria, sia da parte dei ribelli – compresi i gruppi laici riconosciuti dall’Occidente – sia da parte del regime. Vengono usati in operazioni di supporto o in veri e propri combattimenti, lavorano come addetti ai magazzini e al trasporto di armi o come vedette, quando non come scudi umani. Nell’imporre alcune restrizioni alla fornitura di aiuti non militari alla Siria, lo scorso anno l’amministrazione Usa di Barack Obama ha fatto riferimento proprio al ricorso ai bambini-soldato.

Ma il caso dei “Cuccioli di Zarqawi” sembra configurare un “salto di qualità”. I bambini non vengono solo usati in operazioni di vario genere, ma vengono anche indottrinati all’estremismo religioso, poco radicato in Siria fino a prima dell’esplodere della rivolta anti-Assad nel 2011. I militanti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante “capiscono che questi ragazzi sono il futuro e che per questo bisogna convincerli e indottrinarli alla causa”, spiega Aaron Zelin, esperto di jihad per il Washington Institute for Near East Policy.

Il campo di addestramento di bambini che appare in molti video si trova nella regione della Ghouta, la zona nei dintorni di Damasco che lo scorso agosto ha subito un attacco con armi chimiche che ha fatto centinaia di vittime. Nei video che mostrano le attività che si svolgono al loro interno, si sente una canzone di sottofondo che dice: “Oh madre, non essere triste per la mia partenza”. Il canto parla di giovani che lasciano la famiglia per “sconfiggere gli ebrei”.

Nei mesi scorsi, altri video pubblicati sul Web mostravano militanti dello Stato islamico o del Fronte al-Nusra (altro gruppo legato ad al-Qaeda) in visita nelle scuole siriane. I jihadisti regalavano agli studenti libri di Islam, ma anche del cibo. E soprattutto insegnavano loro che, se ci si trova di fronte un “eretico” alawita come Assad, bisogna “sgozzarlo perchè è un infedele”.

Questo è uno dei video trovati su internet.


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