Dove l'avevo lasciata? Architettura... olè! est ici!

Da Marysunright
Lo scopo di questo blog, una vita e mezza fa,
era quella di "vetrina" per i miei lavori (rimando al primo post, per chi nn sapesse che faccio, senza tediare chi sa, con ripetitive presentazioni).
Poi, un po' mi sono persa a scrivere "altro", un po' mi sono persa a causa della vita accademica (scrivo talmente di rado!) e un po' mi sono persa nella mia vita in generale...
Ad ogni modo... Volevo mostrarvi questo lavoro qui:
il progetto fatto per il Laboratorio di Costruzione 3

Or dunque le materie interessate per sviluppare il progetto sono state:
Composizione: Prof. S. Fierro
Restauro: Prof. G. Mirabella
Strutture: P.A. Barizza
Rappresentazione: L. Comacchio

il mio compagno di lavoro
è stato, ancora una volta, il mio
fedelissimo
Michele Pavoni

(che ringrazio un sacco per
sopportarmi pazientemente
anche al di fuori dell'ambito
universitario... saggia, saggia
figura... salda, salda spalla
su cui piangere e trovare
giusti consigli...)
Il progetto consisteva nella realizzazione di un edificio di carattere pubblico (potevamo scegliere noi la destinazione d'uso da attribuirgli) che andava a "completare" una Villa "non finita" ad opera di Gio Ponti, per la Famiglia Marzotto a Valdagno.
Del progetto di Gio Ponti, oggi, non rimane che il piano interrato, che emerge di pochi centrimentri dal suolo, creando così l'illusione che vi sia un basamento, tema della nostra addizione progettuale [la villa non è stata completata a causa della guerra].
LA PREESISTNZA - Interrato

Fotoraddrizzamento del lato nord.
E da questa Preesistenza, memoria storica del luogo, abbiamo iniziato le nostre riflessioni sull'approccio a questa sorta di "non finito" cercando di capire quale fosse, per noi, il modo corretto di relazionarsi a questa sorta di "monumento".
La risposta è stata quella, come accadde negli ultimi anni, nell'approccio al restauro, di differenziarsi, sottolinenado così quello che è l'intervento da quello che è l'"orginale" (perdonatemi il termine).
E l'abbiamo fatto creando dei volumi che seguono direttrici ben diverse rispetto l'orientamento dell'interrato di Ponti. La rotazione dei nostri due volumi (uno destinato a sala espositiva e l'altro ad auditorium) segue quella dell'orientamendo nord-sud dei punti cardinali provocando un'enfatizzazione nella "congiunzione" fra nuovo e vecchio.Planimetria
Prospetto Sud

Sezione in corrispondenza della sala espositiva


Vista dal
Basamento



Veduta
aerea
Pianta Piano Terra

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