Il Rapporto dell'organizzazione non governativa "Freedom House", dal titolo "I peggiori dei peggiori. Le società più repressive del mondo", ha stilato una classifica dei dieci Paesi dove la situazione relativa alla libertà di stampa è molto difficile.
Secondo "Freedom House" i peggiori di quest'anno sono Birmania, Guinea Equatoriale, Eritrea, Libia,Corea del Nord, Somalia, Sudan, Turkmenistan e Uzbekistan.
E' incluso ovviamente anche il territorio del Tibet, dove gli abitanti subiscono repressioni molto intense simili a quelle degli altri Stati.
In tutti questi Paesi il controllo dello Stato sulle persone è molto pervasivo.
Le organizzazioni indipendenti e le opposizioni poltiche sono bandite e soppresse e c'è una diffusa paura di punizione da parte di chi pratica il pensiero indipendente.
Il Rapporto descrive anche la situazione di una serie di Paesi al limite della classifica.
Questi sono : Bielorussia, Ciad, Cina,Costa d'Avorio,Cuba, Laos, Arabia Saudita e Siria.
In questo gruppo inoltre rientranoanche: Ossezia del Sud e Sahara Occidentale.
Conclusione?
A parte il fatto che il Rapporto in questione merita di essere letto, s'evince chiaramente che il "pensiero libero", ancora oggi, fa paura, molta paura, un po' ovunque nel mondo.
E pertanto di strada per affermare il rispetto dei diritti umani e civili ce n'è ancora tanta da percorrere.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)