Siccome ultimamente tra le chiavi di ricerca trovo spesso “dove non andare in viaggio a [mese]“, vado controcorrente rispetto agli ultimi post e traduco una lista di mete sconsigliate dalla Bibbia del viaggiatore —> Lonely Planet divise per mese.
- Gennaio: evitate il Canada! Lontano dai resort sciistici e dalle selvagge lande invernali, il Canada può essere piuttosto deprimente in questo periodo dell’anno. A gennaio Vancouver viene colpita in media da 19 giorni di pioggia, mentre la povera vecchia Montréal gode di tre misere ore di luce al giorno.
- Febbraio: evitate l’Australia settentrionale! A meno che non siate il tipo di alienato che reagisce a un ciclone con la stessa aggressività di un hooligan a cui è stata rovesciata la pinta di birra (cioé partendo all’inseguimento), questo mese dovrete stare lontani da Oz. È la stagione degli uragani, e i venti sono estremamente forti.
- Marzo: evitate il Kenya! Se state risparmiando per un viaggio di quelli che si fanno una volta nella vita in Kenya (Serengeti! Safari! Masai Mara!) ci sono buone possibilità che non vogliate ripararvi sotto un ombrello per tutto il tempo. Quindi marzo non è proprio il mese per voi: è la stagione delle piogge.
- Aprile: evitate l’America del Sud! Esiste il caldo, e poi esistono il soffocante, il torrido, il cocente… e l’umidità non aiuta di certo! Non che l’italiano medio non ci sia abituato, ma fondamentalmente, a meno di avere pori d’acciaio, evitate gran parte del Sud America questo mese.
- Maggio: evitate le Andamane! Le isole vengono battute dalle piogge a metà maggio, quindi, se non sta già piovendo, l’inizio di maggio è il mese più caldo per visitare queste isole.
- Giugno: evitate il Medio Oriente! Questo mese vestirsi come un abitante del luogo non sarebbe solo una dimostrazione di affinità culturale, ma una vera e propria necessità: da Dubai all’Egitto, si parla di temperature di oltre 40°C. Per un’esperienza più gradevole, aspettate fino a ottobre, quando è relativamente più fresco.
- Luglio: evitate il Mali! Pioggia che si misura in metri non in centimetri; tremendi temporali; chilometri di melma spessa e fangosa. È l’Africa, ma non come la conosciamo noi. O perlomeno non come appariva sugli opuscoli. Per evitare delusioni, questo mese vale la pena di stare lontani da un Mali fradicio d’acqua.
- Agosto: evitate il Mediterraneo! Il clima e il mare possono sì essere caldi e la vita notturna in piena attività, ma questo mese le coste francesi, spagnole e italiane sono attaccate dai vacanzieri, quindi vale decisamente la pena aspettare un mese o due prima di fare rotta verso il sole – se ce la fate.
- Settembre: evitate i Caraibi! La parola “paradiso” viene fatta circolare parecchio negli ambiti turistici e pochi posti si vedono così etichettati più dei Caraibi; ma c’è sempre un prezzo da pagare per vivere in un paradiso terrestre, in questo caso i cicloni, un mese intero di queste brutalità.
- Ottobre: evitate la Thailandia! Immaginate quanto possa essere meravigliosa la Thailandia: acque turchesi, sabbia bianca, cocktail sulla spiaggia. A ottobre, ribaltate l’immagine: minacciose acque scure, fango appiccicoso, pioggia torrenziale. Non è più molto divertente, eh? Aspettate un paio di mesi per la fine del monsone.
- Novembre: evitate l’Africa Occidentale! Questo mese l’Harmattan sbatte lungo la costa dell’Africa Occidentale una dose di polvere così orribile da far venire le lacrime agli occhi.
- Dicembre: evitate l’Egitto! Persino il più straordinario dei panorami può essere offuscato dal dover passare tutto il tempo molto vicino a migliaia di altre persone. Metà della popolazione del pianeta si abbatte sull’Egitto questo mese in cerca di quel tipo di esperienza tutta piramidi e faraoni – aspettate qualche mese per il vostro turno.