La dignità del signor Englaro merita rispetto. Un dolore così grande non si può interpretare, o giudicare. Un dolore che impone la necessità della fine della vita, la vita della propria figlia, è sottratto a qualsiasi giudizio etico.
A me non piacerebbe che un prete votato al celibato mi additasse per questo.E a voi?P.S. Onore al coraggio della Corte di Cassazione.