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Dove si uccidevano i preti

Creato il 29 dicembre 2015 da Bernardrieux @pierrebarilli1
Dove si uccidevano i pretiLe braghe erano ancora corte, avrò avuto dieci anni, poco più. Ogni tanto - se giocava il Milan era d'obbligo - con il babbo s'andava a Bologna, allo stadio per le partite della "serie A".  Ricordo: la Lancia Fulvia con, nel baule, le bombole del gas metano; le chiacchiere della mamma; l'odore delle Nazionali; la via Emilia incastrata tra il verde degli alberi e la bandiera rossa. Si, la bandiera rossa. Una bandiera rossa, grande, esagerata, issata su una casona lungo la via Emilia, poco dopo Sant'Ilario. La bandiera rossa, quella, m'annunciava d'essere arrivato in territorio reggiano. Vedendola, mi prendeva l'ansia. Erano passati quasi tre lustri dai fatti, sapevo. Sapevo, per i racconti dei grandi. Finita la guerra dei padri contro i padri, erano centinaia le persone uccise o fatte scomparire dai comunisti reggiani e modenesi: "triangolo della morte", già il nome metteva paura. Molti, uccisi o scomparsi nel nulla, erano parroci ed io, che andavo a catechismo in San MIchele per prepararmi alla prima comunione, insomma, a me, ragazzino, quella bandiera... .Poi, un giorno ci siamo fermati a Reggio.Sagra cittadina. Dal Palazzo comunale -quello dei comunisti del "triangolo della morte"- sventola il gonfalone della città, sul gonfalone, tutto rosso bordato d'oro, l'immagine della Madonna.Pardon? Cosa? I comunisti e la Madonna? Che c'entrano i comunisti con la Madonna? Che c'entra la Madonna con i comunisti!Da quel momento non ho più creduto né alle "paure" per i cattivissimi comunisti, né alle "grazie" che promettevano i buonissimi cattolici.Forse, a pensarci, è in quel giorno che sono diventato curioso, cioè liberale. Comunque, raccontiamola la storia di quella Madonna.E' nella Basilica della Ghiara che viene costudita quell'immagine, l'immagine della Madonna del Canton dei Servi, l'immagine riprodotta sul gonfalone comunale. Anche la sagra cittadina si chiama "la Giarèda", quella Madonna è considerata dai reggiani la "regina della città" ( nel 1674 il Comune fece incoronare l'effigie con una preziosissima corona in oro e gemme, ora custodita all'interno del museo annesso alla Basilica).Il tutto ha inizio nel 1596 quando un garzone di beccaio di nome Marchino, sordomuto dalla nascita, riacquista improvvisamente la favella, "Mutus loquitur" secondo la didascalia del quadro conservato nella cappella.L'evento ebbe grande risonanza e, come sempre accade dove c'è miracolo, si volle costruire una chiesa. In pochi mesi, raccontano le cronache, si raccolsero i denari.Trascorso neanche un anno dal "miracolo", presenti il duca Alfonso II d'Este e la moglie Margherita Gonzaga, si posò la prima pietra. Vent'anni dopo la chiesa era terminata; uno dei rari casi di chiesa di proprietà comunale: 1200 metri quadri di affreschi, duemila stucchi, oltre 2500 paramenti murari, venti tele, dieci sculture in marmo, insomma una vera e propria antologia delle belle arti emiliane del '600.Se passate da Reggio nell'Emila, non dimenticate di salire i gradini della Basilica della Ghiara. E i comunisti? Per quelli, museo statue di c'era....gestito dalle Coop.http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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