Magazine Diario personale

Dove va la Luce quando muore

Da Tmartino @pointlessmuse
"Per me tutte le luci sono uguali."
(Il Tè Verde, Storie di fantasmi indiscreti, J. S. Le Fanu, Serra e Riva ed. Biblioteca del Minotauro, 1981)
Esiste un ramo della divinazione che si serve di testi sacri per trarre vaticini. Libermanzia. Scorro la mano sulla costola del libro. Sulla sezione delle pagine, liscio coll’indice della mano sinistra. Penso. Nella mia biblioteca ci sono una trentina di testi ritenuti sacri dalle più dimenticate religioni. Poca differenza con quello che il caso mi ha messo qui di lato. Morti. Che non vogliono morire. Fantasmi. Leggevo di una teoria, tempo fa, che capovolge ombre e luci. Sostiene che il fantasma, erroneamente detto ‘ombra’, in realtà sia frutto di una rifrazione della luce. Luce. Diversa nelle sue emanazioni. Sempre luce. Diversa la fonte che la sprigiona, diversa l’intensità, diverso perfino il colore. Luce. Sempre luce. Non se ne accorge nemmeno più una falena. Non è alla luna che danza, né alla fiamma di una candela. E perde in poesia il nero delle ali sotto un neon. Meglio perdere le ali. Penetra il dito tra le pagine mentre penso tutto questo. E. Per me tutte le luci sono uguali. Rispose la falena.

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