dove viaggiare a luglio: Mongolia
Creato il 01 giugno 2012 da Claudsinthesky
Le informazioni che seguono sono tradotte dal libro della collana Eyewitness Travel Travel: Where to go When, curato da Craig Doyle.
Mongolia – ger nella Valle dell’Orkhon (foto di P.Lechien da Wikipedia)
La terra di Gengis Khan.
Situata ai piedi di una catena di colline, Ulan Bator è essenzialmente isolata. Sebbene possa avere molti degli annessi e connessi di una città moderna, il mix visionario di architettura d’ispirazione sovietica, vestigia del suo passato pre-rivoluzionario e periferie composte da file ordinate di ger (le caratteristiche yurte dei nomadi) le conferisce l’aria suggestiva di un avamposto occupato, ma inutile. Ulan Bator esemplifica la tensione tra città e campagna, dal momento che la Mongolia ha un carattere sostanzialmente rustico, così come la sua gente, che, sin da prima dell’epoca di Gengis Khan, beneamato padre della nazione mongola, ha sempre vissuto un’esistenza semi-nomade, rimanendo nei villaggi rurali in inverno e trasferendosi nelle ger nelle steppe erbose in estate. In ogni caso, in città ci sono abbastanza cose da vedere da meritare di passarvi un paio di giorni, inclusi un museo con i resti dei dinosauri trovati nel deserto del Gobi e il più grande monastero del Paese, Gandantegchinlen Khiid.
Andare nelle zone rurali è il punto culminante di una visita in Mongolia, specialmente se può essere combinato con un soggiorno in una ger tradizionale. La maggior parte di questo vasto Paese è fatta di deserti e praterie, e una porzione importante della popolazione è ancora composta da pastori di ogni genere che vivono in maniera nomadica.
In nessun periodo dell’anno questo stile di vita tradizionale è più evidente che a metà luglio, quando si tiene la colorata festa del Naadam. Per tre giorni, dall’11 al 13 luglio, questo festival agonistico viene celebrato in tutto il Paese, con Ulan Bator come centro principale. Ciò dà l’opportunità ai migliori atleti della nazione di competere in tre tipici sport mongoli: le corse di cavalli, il tiro con l’arco e la lotta libera. Nella steppa mongola, le competizioni equestri sono eventi che attraversano da parte a parte il Paese, hanno luogo su ampie praterie aperte e non seguono alcun percorso prestabilito. Abbigliati in costumi reminiscenti dello stile dei guerrieri di Gengis Khan, gli uomini e le donne che gareggiano in queste prove di resistenza e forza sono la dimostrazione dello spirito bellicoso ancora intrinseco al carattere mongolo.
La ger mongola
La moderna ger, la yurta mongola, presenta molti vantaggi: è una formula abitativa flessibile che è economica e al tempo stesso duratura, fatta per resistere agli estremi del clima mongolo. L’intelaiatura di legno è smontabile e consiste di un traliccio di pali su cui sono collocati strati di feltro e alla fine una copertura di tela. Sulla sommità del tetto c’è un foro che permette al fumo della stufa di fuoriuscire e che può essere coperto nei periodi di pioggia. Una ger può essere innalzata da mani esperte in meno di un’ora.
Diario nomade: sei giorni nelle steppe
Il Naadam si tiene ogni anno dall’11 al 13 di luglio. Il festival si svolge in tutto il Paese, ma l’evento principale ha luogo a Ulan Bator. Comunque, avventurandovi fuori dalla capitale, riuscirete ad accostare al festival l’opportunità di sperimentare la vita nomade tradizionale, con un soggiorno in ger.
8 luglio: arrivate a Ulan Bator. Dopo il check-in in albergo, esplorate a piedi la città. Visitate il Museo di Storia Naturale, dove potrete ammirare uova di dinosauro provenienti dal deserto del Gobi.
9 luglio: dirigetevi fuori città al vicino monastero di Gandantegchinlen Khiid, il più grande della Mongolia nonché principale luogo di apprendimento e culto buddhista nel Paese. Di nuovo in città, visitate il tempio di Choijin Lama, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna o il Memoriale di Zaisan, dedicato ai caduti sovietici della Seconda Guerra Mondiale.
10 luglio: in jeep, spostatevi a Kharkhorin, nelle cui vicinanze è situata l’antica Karakorum: fondata nel 1220, la città si erge al crocevia di una delle Vie della Seta e fu la sede del potere dell’Impero Mongolo fino al 1439. Il viaggio da Ulan Bator dura l’intera giornata, ma la strada è sorprendentemente buona. Soggiornate in una ger tradizionale: le tende sono molto comode, con una stufa al centro per riscaldare le notti fresche.
11 luglio: partecipate ai festeggiamenti inaugurali del Naadam, che comincia con una colorata parata di monaci, soldati e atleti. Passate il resto della giornata ammirando il tiro con l’arco e la lotta libera. Quest’ultima è particolarmente intrigante: il perdente deve camminare sotto il braccio destro del suo vincitore, che esegue una danza trionfale.
12 luglio: passate la giornata assistendo alla corsa dei cavalli, innegabilmente l’evento più eccitante. I cavalieri mongoli sono maestri indiscussi nell’equitazione e molti di essi sono spaventosamente giovani – a volte hanno solo cinque anni.
13 luglio: tornate a Ulan Bator in aereo e unitevi alla baldoria dell’ultimo giorno della festa.
Cosa fare e cosa non fare
Sì: mangiate il meraviglioso yoghurt fermentato locale, solitamente fatto con latte bovino o di yak.
No: dato che la cucina tipica mongola si basa molto sulla carne, non contate di trovare cibo vegetariano fuori da Ulan Bator.
Sì: una torcia è inestimabile, dato che l’illuminazione può essere scarsa (indispensabile in particolare se viaggiate nelle regioni rurali).
No: non salite in macchina o in autobus se pensate che il conducente sia ubriaco: la guida in stato di ebbrezza è un grande problema in Mongolia.
Sì: prendete in considerazione l’ipotesi di fare una vaccinazione antirabbia prima di partire: i cani diffusi nella gran parte della popolazione nomade potrebbero essere portatori della malattia.
Informazioni utili
- Arrivare: la Mongolia si trova nel nord dell’Asia. I voli arrivano all’Aeroporto Internazionale Gengis Khan di Ulan Bator, spesso via Pechino o Mosca. La Ferrovia Transmongolica tra la Russia e la Cina ferma a Ulan Bator.
- Muoversi: la MIAT offre un servizio aereo domestico che copre tutto il Paese, compresa Kharkorin. Le ferrovie si limitano a una linea principale e a un paio di tracciati di raccordo. Inoltre, c’è un servizio di pullman alquanto irregolare; è altresì possibile organizzare trasferimenti in jeep.
- Clima: la Mongolia ha estati calde e corte e a luglio la temperatura media è di circa 21°C.
- Sistemazione: a Ulan Bator, la UB Guesthouse è una soluzione per tutte le tasche (doppie da €10), mentre il Chinggis Khaan Hotel è un’alternativa di lusso con una fantastica vista sulla città (doppie da €75 circa). La sistemazione in campi ger parte da circa 25 euri a persona e può essere organizzata negli uffici del turismo cittadini.
- Mangiare: la colazione e il pranzo di solito consistono in carne grassa di montone con riso e yoghurt. Negli accampamenti di ger si tratterà di cibo tipico in versione più accettabile.
- Prezzo per due persone: tra i 60 e i 90 euri al giorno, comprensivi di sistemazione, cibo e spostamenti locali.
- Ulteriori informazioni: www.mongoliatourism.gov.mn
guida di Ulan Bator su Wikitravel (EN)
i miei link sulla Mongolia
* la foto è presa da qui
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