Le informazioni che seguono sono tradotte dal libro della collana Eyewitness Travel Travel: Where to go When, curato da Craig Doyle.
Isola del Borneo – esemplare di orango (foto di Neil da Wikipedia*)
Avventure nella foresta pluviale.
Con i suoi picchi rocciosi e le foreste avvolte nella foschia, i fiumi impetuosi, le coste ricoperte di mangrovie e le barriere coralline, il Borneo è il Paradiso in terra. La terza isola al mondo per dimensione è ricca di biodiversità e è l’ambiente naturale di circa 15.000 specie di piante da fiore, comprese molte orchidee rare e l’enorme rafflesia, che misura un metro in larghezza ed emette un odore pungente e molto sgradevole. Conosciuto come “l’isola tra le nuvole”, il Borneo è il centro evolutivo di molte specie selvatiche endemiche come l’elefante asiatico, il rinoceronte di Sumatra e il leopardo nebuloso della Sonda. La foresta pluviale, che contiene alberi che si innalzano fino a 75 m, è inoltre l’habitat naturale dell’orango del Borneo, specie in pericolo, mentre le acque costiere che circondano l’isola mantengono un magnifico ecosistema che abbonda di vita sottomarina, coralli e varietà di tartarughe, tra cui la tartaruga embricata e la tartaruga verde.
Non sorprende quindi che il Borneo rappresenti l’ambiente giusto per audaci avventure, presentando ottime possibilità di osservare la fauna selvatica e di fare alpinismo, escursionismo e rafting. Le immersioni sono particolarmente belle al largo delle isole di Sabah, nel nord della Malesia. Prendete in considerazione di scalare il Monte Kinabalu: dovrete mettere in conto due giorni per salire e scendere la montagna, ma, se siete abbastanza fortunati da trovare un mattino di cielo terso, le vedute dalla cima sono straordinarie. Se volete esplorare ulteriormente l’isola, il Brunei ospita il Parco nazionale di Ulu Temburong, “il gioiello verde” del piccolo sultanato, mentre il Kalimantan (Indonesia) è la quintessenza della giungla, tanto che alcune parti di essa rimangono inesplorate ancora oggigiorno. Immaginate un rigoglioso paesaggio gocciolante, foreste torbiere, e villaggi tradizionali con case lunghe di bambù che poggiano su palafitte. Fantasticate di trovarvi faccia a faccia con i mitici cacciatori di teste del Borneo, la tribù dei daiacchi, stanziati sulle alture del Kalimantan interno: nonostante abbiano avuto più o meno lo stesso modo di vivere nel corso degli ultimi mille anni, essi fortunatamente non praticano più la caccia alle teste. Un viaggio in Borneo dà la sensazione di aver fatto un passo indietro nel tempo in una terra che deve ancora essere scoperta del tutto, aprendo infinite opportunità ad avventure esaltanti.
I rinoceronti di Sumatra
Il rinoceronte di Sumatra un tempo si aggirava su quasi tutta l’isola del Borneo, ma ora viene avvistato raramente, e le prove che il loro declino numerico si stia stabilizzando sono scarse. Il rinoceronte, attualmente nella lista delle specie “in pericolo critico” con meno di 300 esemplari rimanenti allo stato brado, viene cacciato illegalmente per il suo corno, sia per motivi ornamentali che per leggendarie proprietà terapeutiche. Conosciuto anche come “rinoceronte peloso”, il rinoceronte di Sumatra può essere riconosciuto dal pelo lungo e dal colore marrone-rossastro.
- Diario isolano: dieci giorni in lungo e in largo per Sabah
Il Borneo è costituito dal Brunei e da enclavi malesi e indonesiane. Per sfruttare al meglio il tempo a vostra disposizione, la cosa migliore è concentrarsi su una sola area. Il Borneo malese, e in particolare lo Stato di Sabah, nel nord, è probabilmente il più accessibile dei tre, ma se avete più tempo da dedicare al viaggio, allora vale la pena un’esplorazione più approfondita.
giorni 1-2: arrivati a Kota Kinabalu, camminate su per Signal Hill per ammirare la baia, comprate souvenir al Pasar Filipino (il mercato dell’artigianato, ndCITS) e visitate il Museo Statale. Poi saltate su una barca in direzione delle splendide isole del vicino Parco nazionale Tunku Abdul Rahman e infine prendete un autobus per andare al bellissimo Parco nazionale di Kinabalu.
giorni 3-4: alzatevi presto per scalare il Monte Kinabalu (la salita dura due giorni, con una sosta notturna a Laban Rata). In alternativa, seguite i sentieri forestali e godetevi un bagno rilassante alle sorgenti termali di Poring.
giorni 5-7: dirigetevi a Sandakan, una buona base per i luoghi d’interesse turistico della zona. Visitate il Sepilok Orang Utan Rehabilitation Centre di fama mondiale. Fate un safari sul Sungai Kinabatangan, il fiume più lungo di Sabah, o passate una giornata facendo rafting sull’impetuoso fiume Padas attraverso la spettacolare gola. Recatevi al Parco nazionale delle Turtle Islands per osservare le tartarughe in acqua o sulla spiaggia.
giorni 8-9: dirigetevi verso sud a Semporna, da dove potrete prendere una barca per raggiungere lo stupendo Parco di Pulau Sipadan: è una piccola isola – ci vuole solo un’ora per girarla – ma è un posto eccezionale per le immersioni. Se non fate immersioni, ma volete provare, qui potete fare un corso.
giorno 10: ritornate a Kota Kinabalu o, se avete più tempo, continuate a esplorare – in direzione sud nel Sarawak (un altro Stato malese) per vedere la vivace cittadina di Kuching e il bellissimo Parco nazionale di Gunung Mulu; o nel minuscolo Sultanato del Brunei per vedere il cosiddetto “gioiello verde”, il Parco nazionale di Ulu Temburong; oppure nel Kalimantan (Borneo indonesiano) per conoscere i tradizionali villaggi montuosi dei cacciatori di teste.
- Cosa fare e cosa non fare
Sì: quando soggiornate nella giungla, controllatevi le scarpe prima di indossarle: ad alcune creature piace nascondercisi dentro.
No: non nutrite né toccate gli oranghi: minerebbe la loro capacità di cavarsela da soli allo stato brado. Inoltre, toccandoli potreste esporli a delle malattie umane alle quali sono altamente vulnerabili.
Sì: usate delicatezza quando vi immergete o fate snorkelling nei dintorni della barriera corallina: i coralli vivi vengono facilmente danneggiati dal contatto con i subacquei e le loro attrezzature.
- Informazioni utili
- Arrivare: l’isola del Borneo è in Asia sud-orientale. Dal punto di vista amministrativo è divisa tra Indonesia, Malesia e Brunei. Kota Kinabalu è il principale punto d’accesso dell’isola con voli regolari da Kuala Lumpur e Singapore.
- Muoversi: gli autobus collegano tutte le mete turistiche più importanti. Nelle città di regola ci sono taxi e minibus in abbondanza.
- Clima: il Borneo vanta un clima equatoriale con temperature di 27 – 32°C.
- Sistemazione: l’hotel Kinabalu Daya, a Kota Kinabalu, è molto popolare (doppie da €25), mentre il lussuoso Shangri-La Tanjung Aru Resort, appena fuori città, è situato sul mare (doppie da €115 circa). Il Sutera Sanctuary Lodges gestisce tutte le sistemazioni nel Parco di Kinabalu (doppie a partire da 25 euri). [TimeOut Abu Dhabi consiglia inoltre il Bunga Raya Island Resort, dove una villa per due persone parte da €440 a notte]
- Mangiare: il cibo malese combina in maniera unica influssi indiani, cinesi e indigeni. Assaggiate il roti canai (pane non lievitato servito con curry) e il mee goreng (noodle fritti al curry). Mangiate nei mercati notturni, dove i piatti solitamente costano meno di 1 euro.
- Prezzo per due persone: tra i 75 e i 100 euri al giorno circa, comprensivi di sistemazione, cibo e spostamenti locali.
- Ulteriori informazioni: www.sabahtourism.com
guida di Kota Kinabalu su Wikitravel (EN)
i miei link su Brunei Darussalam, l’Indonesia e la Malesia
* la foto è presa da qui