Dove vivo adesso
c’è un gran fiume,
la gabbia col leone,
il bar della stazione,
l’insonne dittatore,
il nido della chiesa,
le ville a perdifiato,
il cinema del paese,
le strade con i sassi,
i millenni sotterrati,
il rom ed il fascista,
i tuguri ed i palazzi,
le solitudini capitali,
il sentore di riuscita,
il mondo che fa gita,
i tramonti inumiditi,
le distanze coattive,
la non appartenenza,
l’eterna decadenza
e questa lista aperta
che spero focalizzi
l’incognita d’amor
che abito a rovescio.
(Marco Bisanti)