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Doveva essere per sempre

Creato il 03 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

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Ti ricordi l’incontro al mare? Il rumore silenzioso delle onde, e il vento che emanavano uno strano eco. Il mare di sera è uno spettacolo meraviglioso. Rubavo volti mai visti, sorrisi spuntati per qualche motivo a me sconosciuto, e ogni cosa che trovavo interessante la dovevo catturare. Un giorno catturai te, che eri tutto solo. Tu non eri come gli altri e t’accorgesti subito di me e della polaroid. Ricordo ancora quando ti avvicinasti a me. Ancora ho brividi. Ancora sorrido.

-Cosa fai? – mi dicesti con aria curiosa e calma.

-Faccio foto per il giornaletto scolastico. – ti risposi con una bugia, ma tu facesti finta di crederci. Già dal principio c’era complicità assoluta.

-Tutti con una digitale, perché tu una polaroid? – -Perché ho la foto subito tra le mani. Non ho bisogno della connessione internet o di un PC. Poi sto creando anche una bacheca vera, quindi mi occorrono foto.

- -Bella cosa, immagino che tu non abbia facebook? –

-Si, ho un profilo. Solo che ho fatto in modo che restasse solo un profilo, no una finestra aperta a tutti.

-Mi piaci. -

Quella semplice rivelazione fu l’inizio di una estate meravigliosa. Il tu accento straniero aveva superato il suono delle onde del mare … Passavamo tutti i giorni a divertirci e far l’amore. Ti feci piacere la pizza a tutti i costi. Le corse al mattino sulla spiaggia, e le passeggiate in sentieri caratteristici. Tuffarsi insieme, le gare a chi nuotava più a lungo, e chi resisteva di più sott’acqua. Le cose più buffe di te, diventavano motivo di gioia per me. I tuoi capelli biondo scuro erano come il miele. Amavo affondarci le mani dentro e giocarci. E la nostra bacheca, ricordi? Foto numerose, con le date e le parole dette. Dovevamo essere un per sempre. Dovevamo fermare il tempo. Tutte le strade portavano a noi, ricordi? Ogni porta a aperta era un nuovo giorno insieme. Pensando a tutto, questo piove dentro di me, tra sorrisi di queste ricordi. Dovevamo essere un per sempre. Forse il vero per sempre è soltanto quell’attimo che ti resterà impresso eternamente. Perché infondo nemmeno noi siamo eterni. Solo i ricordi e il passato sono eterni. Quindi è normale questo dolore piacevole quando penso alla nostra estate di anni e anni fa. La data è la mia incisione, che terrò solo nel mio cuore. Non ho il coraggio di scriverla, come non ho nemmeno il coraggio di scrivere il tuo nome. Sarai il mio segreto personale. Il mio rifugio quando vorrò evadere. Ti porterò con me, ovunque andrò. Sicuramente incontrerò un nuovo amore, perché il cuore ha bisogno di un altro cuore per vivere a pieno. La mente è il problema. Tutti dicono che il cuore è più debole di essa, ma no con me. La mia mente è masochista. La mia mente è la parte più fragile. Sono strana lo so, lo dicevi sempre quando scattavo foto con la mia vecchia polaroid e le incollavo al nostro album di momenti. Chissà se ogni tanto lo sfogli ancora. Chissà se mi pensi ancora. Se ti manca la mia pelle, e sfogli quelle pagine per sentire la sensazione. Se ti manca il mio profumo, e assapori in pieno volto le pagine, fiori secchi, e la foglie morte. Fiori secchi, foglie morte, siamo noi ora. Magari belli, ma spenti e tristi. Non abbiamo fatto la storia. Nessuno ci ricorderà. Adesso che tu sei con lei, come giusto che sia. Infondo ero io l’imprevisto estivo, no lei. Sono sicura che è la classica ragazza innamorata pazza che pende da ogni tuo gesto. Tu volevi continuare a vedermi. No, non mi andava bene. Non sarei mai stata felice col pensiero che avrei fatto soffrire qualcuno. Adesso ti lascio, ho riempito la pagina abbastanza. Non voglio più che tu sia una virgola, ma un punto. Adesso posso anche distruggere questa lettera, che tu non leggerai mai.

Maria



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