Il ritorno di Max Biaggi in sella a un prototipo MotoGP ha in parte offuscato la presenza dal Ducati Team al Mugello, ma Dovizioso, Hayden e il test rider Michele Pirro hanno portato avanti il lavoro di svilupppo sulla GP13 con risultati buoni ma non eccezzionali: ecco i loro commenti.
A una manciata di giorni di distanza dal Gran Premio d’Italia, il Ducati Team è tornato in pista al Mugello nelle giornate di giovedì e venerdì per una due giorni di test con i piloti ufficiali Andrea Dovizioso e Nicky Hayden ed il collaudatore Michele Pirro, che ha girato anche mercoledì ed è ormai diventato quasi una ‘wild-card fissa’ del campionato MotoGP.
L’attività in pista è terminata anzitempo in entrambe le giornate a causa della pioggia, ma le perfette condizioni della pista al mattino hanno permesso alla squadra di completare la maggior parte del programma previsto. I piloti ufficiali hanno potuto provare a fondo la versione ‘evoluzione’ della Desmosedici GP13, aumentando la loro familiarità con la moto e accumulando dati, mentre Pirro ha continuato il suo abituale lavoro di sviluppo.
Andrea Dovizioso, reduce da un buon quinto posto nel GP d’Italia dopo essersi guadagnato una sorprendente prima fila, ha completato nell’arco dei due giorni di test 70 giri, e la sua analisi finale è improntata al realismo:
“Abbiamo fatto, soprattutto oggi, delle prove interessanti, testando tanti set-up e materiale nuovo. Abbiamo lavorato con il nuovo telaio per cercare di sfruttarlo al meglio e siamo stati veloci, in maniera costante, per tutta la giornata. Abbiamo girato in 1’48 ad ogni uscita, e questo per me è un dato molto importante. Quando ho voluto spingere ho fatto 1′48″2, un buon tempo, e si poteva forse andare anche più forte, ma sono contento dei miei tempi e della costanza ottenuta.”
“Abbiamo migliorato un po’ con varie modifiche sul bilanciamento dei pesi e sulla mia posizione in moto. I progressi non sono enormi, anche questo telaio non ci farà fare la vera differenza o dimezzare il nostro gap dai primi, ma per me è un piccolo ma significativo passo avanti. Dobbiamo ancora decidere se vogliamo e possiamo usare questa moto nel weekend di Barcellona o invece utilizzarla a partire dai test che si svolgeranno il lunedì successivo sullo stesso circuito.”
Nicky Hayden è stato lo stakanovista del test del Mugello, inanellando la bellezza di 103 giri, ma anche il suo giudizio è orientato più alla cautela che all’entusiasmo:
“Ad essere sinceri, purtroppo non siamo riusciti ad ottenere tutti i progressi che ci aspettavamo. La GP13 ‘evoluzione’ ha senz’altro degli aspetti positivi, ma per il momento i miei tempi sul giro sono molto simili a quelli che faccio con la mia moto abituale. Spero che questi due giorni di test al Mugello abbiano aiutato i nostri tecnici a capire qualcosa in più. Voglio ringraziare i ragazzi del team per tutto il lavoro che stanno facendo, anche perché non è facile per loro avere l’energia per tornare in pista a lavorare pochi giorni dopo un gran premio di casa davvero impegnativo.”
Michele Pirro, autore di 93 giri, ha portato avanti un lavoro diverso da quello dei piloti ‘titolari’, e le sue dichiarazioni post-test sono leggermente più improntate all’ottimismo rispetto a quelle dei compagni di squadra:
“I test sono stati un po’ rovinati dal maltempo, visto che durante tutti e tre i giorni è piovuto nel pomeriggio. A differenza dei miei compagni di squadra, per portare avanti lo sviluppo mi sono dovuto concentrare su alcuni aspetti del telaio e del motore. Senz’altro abbiamo trovato qualcosa di positivo, e speriamo che possa essere utile nelle prossime gare, nelle quali correrò con la moto che ho usato qui durante il GP di domenica scorsa. Sono contento di questi tre giorni di test, e adesso aspetto Barcellona per capire meglio il valore dei progressi raggiunti con il nostro lavoro.”