Magazine Diario personale

Dovremmo smettere tutti di scrivere

Da Chiara Lorenzetti

E’ mia abitudine, indotta da anni di correzione di bozze e da un’indole personale, leggere con un occhio attento alla punteggiatura, all’ortografia e alla grammatica. Non che io perda il senso del testo, ma doppiamente accade se il brano mi annoia o non tocca corde del cuore.
Leggo e, con la coda dell’occhio, mentre il cervello registra emozioni e informazioni, avverto quando ci sono errori.
Sovente si trovano nelle testate giornalistiche online: sebbene succeda non spesso, l’ha senz’h, la fa da padrona, seguita da una miriade di doppie che diventano singole, di e non accentate, di vocali messe a muzzo
Per non parlare dei testi nei blog, le poesie , i racconti; dei commenti nei social non parlerò, ma è lì che si annida il peggio del peggio. La grammatica? Roba da scuola elementare, qui ci siamo tutti scrittori!

Mi si verrà a dire: ” E cosa c’entra l’ortografia, la grammatica, la punteggiatura, se c’è un buon testo?” ” E vabbè, è colpa del T9″ o ancora ” andavo di fretta e volevo mettere giù il concetto”

Che castronerie!
Ci si ammanta di scuse per nascondere la mancanza di precisione, di attenzione, nella fretta di proporre un testo; di cura, di rimodellamento del testo per una pubblicazione finale.
Pare che si pubblichino le bozze, le brutte fatte a matita, senza nessuna più ricerca del bello, dell’assoluto: tanto va tutto bene!
E no!
Non va tutto bene: se vuoi scrivere, se pensi di saper scrivere, sii attento a cosa scrivi, certo al testo, ma anche alla forma, che è un biglietto da visita, un vestito pulito, un viso sincero.

In questa smania di apparire ed esserci, siamo diventati tutti pressapochisti:  forse dovremmo tutti smettere di scrivere.

Chiara


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