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Quanto può incidere la durata di una serie sul character development di un personaggio? È giusto che uno sceneggiatore spinga sulle caratteristiche topiche delle sue creature sottraendole a un opportuno spazio di crescita? Downton Abbey si è ritrovato spesso ad affrontare il problema e nemmeno il sesto episodio di questa quinta stagione, se pur ricco di grandi svolte e bellissimi momenti, riesce a sfuggire al meccanismo.
Culmine emotivo di questa settimana è la scelta di Edith, che scoperta la verità sul destino del suo amore decide di sfuggire definitivamente all’opprimente situazione con i Drewe e all’indifferenza dei familiari: nessuno si aspettava particolare affetto da parte di Mary, ma il suo comportamento resta comunque una profonda delusione.
Mary conosce bene il lutto, eppure la donna che vediamo camminare nel salone col suo nuovo bel taglio di capelli, pronta non solo a eclissare Edith ma anche a denigrarla in tutti i modi possibili sotto gli occhi dei perennemente distratti familiari, sembra troppo simile alla ragazzina viziata della prima stagione: non ci sono più Strallan, Napier e Matthew, ma con Blake e Gillingham la danza dei pretendenti è la medesima, tale che la figlia prediletta possa ancora una volta essere bramata dai suoi giocattoli preferiti senza però essere davvero interessata a sceglierne nessuno. È questa la Mary che abbiamo imparato a conoscere e ad amare? La stessa che a dispetto dei rispettivi trascorsi aveva rivolto parole un minimo più concilianti alla sorella in occasione del suo mancato matrimonio e della morte di Sybil? La morte di Matthew ha cancellato con un colpo di spugna quasi tutto ciò che di buono era stato fatto per la sua maturazione e l’insistenza nel perseguire questa strada a dispetto di terreni più fertili su un piano emotivo (sarebbe anche ora che si dedicasse un po’ di spazio alla maternità di Mary)non fa che aumentare le perplessità; di contro, pur immaginando che Edith tornerà a Downton speriamo che stavolta sia alle sue condizioni e che almeno gli altri membri della famiglia siano finalmente disposti ad attenuare la tossicità nei suoi confronti.
Altro personaggio che è stato costretto troppe volte all’involuzione è Thomas, la cui omosessualità avrebbe potuto trovare spazio ben oltre i frequenti scatti di cattiveria a cui ci ha abituato: ora che Il Dottore l’ha rassicurato sull’inefficacia di sedicenti terapie incoraggiandolo a vivere la sua condizione con serenità, forse avrà una concreta opportunità di uscire dal guscio.
Molto interessante anche il fronte delle rivelazioni che coinvolge la coppia Anna/Bates e Lady Violet: i primi riescono per la prima volta dopo tanto tempo a chiarirsi e a scacciare dal loro rapporto il fantasma di Mr Green, mentre la Contessa Madre si rivela più che mai ricca di sorprese quanto il Principe si dichiara appassionatamente, confermando che la storia fra i due non era affatto un’avventura occasionale; per Violet la famiglia viene però prima di tutto e il suo volto allarmato dinanzi alla scoperta della drastica decisione di Edith ne è una chiara conferma: solo un altro scandalo, l’ultimo di una lunga serie dall’inizio della storia, nelle dorate stanze di Downton.
leggi su cinefilos/serietv: Downton Abbey 5×06 recensione dell’episodio con Michelle Dockery
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