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Dracula, di Bram Stoker, è un libro che ho preso in mano con esitazione perché... sapevo, grazie a diverse fonti sul web, che Stoker, come autore, si era concesso molte libertà discutibili.
Ma andiamo per gradi. Siamo in Transilvania. Lì vive il nostro vampiro per antonomasia. Dopo un lungo periodo di reclusione nella propria dimora decide di tornare a infastidire il mondo intero. Sceglie Londra come città di conquista. Si tratta di una metropoli così variegata da permettere al vampiro di mischiarsi alla popolazione, nutrirsi, riprodursi, senza che nessuno ci faccia caso. Nel suo piano però c'è una falla. Per informarsi sulla città il nostro conte è stato costretto a lasciare dietro di sé alcune tracce evidenti e... in base a queste tracce un noto medico dell'epoca, il dottor Van Helsing, scatena una vera e propria caccia al vampiro costringendo Dracula a...
Dracula non è certo un romanzo gotico da sottovalutare. Ha molti pregi nascosti tra le sue pagine e, in assoluto, il più importante è che il vampiro non appare mai se non perché citato dagl'altri personaggi coinvolti. Ciò rende all'antagonista per antonomasia della nostra razza un'aura di impalpabilità assoluta. E' un'ombra che ci minaccia, che succhia il nostro sangue, che ci aggredisce, soggioga, uccide, senza che neppure ce ne accorgiamo. E' un potere intenso che pervade ogni pagina del romanzo e che probabilmente lo trasforma nel simbolo che effettivamente vediamo in lui. Dracula è scritto in stile epistolare. Ciò comporta pregi e difetti. Il pregio è quello di aumentare l'aura di potere del vampiro, che non appare mai in prima persona. Il difetto è che ogni tanto ci si incarta a causa di meccanismi poco congeniali al comportamento comune di tutti quanti noi. Parlo di situazioni in cui il gruppo di cacciatori organizzati da Van Helsing si aggiornano sulle loro rispettive scoperte leggendo i corrispettivi diari piuttosto che parlandone tra loro, nonostante tutti si ritrovino spesso e volentieri raggruppati nella stessa casa. C'è superficialità nella descrizione delle tecniche mediche usate per tentare di salvare una delle prime vittime di Dracula. Trasfusioni eseguite indiscriminatamente senza accertarsi del gruppo sanguigno e quant'altro. Tutte cose di cui avevo letto in giro e che effettivamente ho riscontrato personalmente.La narrazione è lenta. A volte si ritorce su sé stessa a causa proprio dello stile scelto dall'autore. Pagine e pagine dedicate alle lodi di Van Helsing, o dei vari personaggi che, per amore (platonico) nei confronti dell'unica donna del gruppo, compiono gesta eroiche di estremo sacrificio.Ammetto che mi sarei aspettato qualcosa di più... fluido. E' stata comunque una lettura non deludente, a tratti entusiasmante.
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