Usa 2014 Universal
Luke Evans, Dominic Cooper, Sarah Gadon, Charles Dance
regia di Gary Shore
Alla metà del XV secolo la Transilvania è un protettorato dell'impero ottomano, governata dal principe Vlad. Quando il sultano richiede mille ragazzini per rimpinguare i suoi Giannizzeri, Vlad, che nell'adolescenza è stato un miliziano per i turchi, si rifiuta di pagare il tributo e per cercare di sconfiggere lo sterminato esercito turco non esita a chiedere aiuto a una mostruosa presenza che abita sulla montagna..
Pensavo che dietro il richiamo storico alla figura di storica di Vlad Tepes l'impalatore si celasse una retorica contro l'Islam e l'Oriente invece il film procede in una direzione completamente diversa diventando il primo crossover tra il genere fantasy e quello dei supereroi. Dal fantasy arrivano il cotè pseudo storico, le battaglie e soprattutto i protagonisti: Luke Evans che nella trilogia de Lo Hobbit era Bard di Pontelagolungo e Charles Dance caratterista che ha raggiunto al notorietà con Il trono di Spade dove interpretava Tywin Lannister, il padre senza scrupoli ucciso da Tyrion il folletto.
Dal mondo dei supereroi proviene l'immancabile scena dove il protagonista si barcamena cercando di padroneggiare i poteri appena acquisiti, il costume che in questo caso è l'armatura con le insegne dei Dracul e soprattutto il senso di responsabilità verso gli altri e l'impegno spinto oltre misura per mantenere le promesse fatte.
La commistione tra generi funziona e il film è godibilissimo, molto curato nei dettagli, scenografie e costumi, fantasioso negli effetti e soprattutto con una citazione molto alta, l'incontro tra Vlad e il Maestro Vampiro si ispira niente meno che a Il settimo sigillo: mentre il vampiro originario ringiovanisce passando i poteri a Vlad si nota che il suo look è chiaramente ispirato a quello della Morte nella pellicola di Bergman e anche la contrattazione tra il non morto e il principe transilvano richiama i dialoghi del film.
Finale più che aperto, vero e proprio cliffhanger per un sequel che pare sia già in lavorazione almeno a livello di scrittura per quello che negli intenti del regista dovrebbe essere il secondo capitolo di una trilogia.