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Dopo l'ondata di vampiri che ha travolto i cinema e la televisione, dai Twilight che non avevano mai dato il primo bacio, ai True Blod che ogni scusa è buona per rimanere a chiappe all'aria, fino agli horror sbudellanti tipo 30 giorni di Buio, la Universal Picture prova a giocare l'asso di bastoni, tirando fuori il film sul padre di tutti i vampiri: Dracula.
L'idea è quella di partire con una nuova saga di quelle che sbancano il botteghino e poi non ce ne liberiamo fin quando il pubblico non si è definitivamente stufato e il personaggio non è stato spremuto fino in fondo. Una specie di Resident Evil versione succhia sangue per intenderci. Per far questo, decidono di ripartire da zero e raccontare di come il conte Vlad è diventato Dracula e tipo che prendono in prestito il conte Vlad III esistito veramente e vissuto nel 1431 in Transylvania, sfruttano la sua macabra storia di principe guerriero che combatte i mussulmani dell'Impero Ottomano e fondendola con quella del Dracula di Bram Stoker scritto nel 1897. Il risultato è un film che ha ottenuto moltissime critiche in patria, ma tipo che l'hanno definito una poveracciata alla Blade in salsa X-Men del quale non ce ne era assolutamente bisogno e io invece credo che se questo film ha una pecca è solo quella di aver affidato la regia ad uno sconosciuto esordiente, che probabilmente fino a ieri lavorava come fotografo ai matrimoni di paese e che non si sa per quale motivo è stato scelto dalla Universal per dirigere questo film. La sua inesperienza dietro la macchina da presa un po' si sente, ma per il resto Dracula Untold è un buon film, con una storia interessante che spazia dall'avventura, al dark-fantasy, al sentimentale. Ok per certi versi questo Conte Vlad sembra un po' l'uomo pipistrello di Nolan ed effettivamente anche la locandina con il mantello che si trasforma in pipistrelli ricorda decisamente il Cavaliere Oscuro, ma io ho apprezzato quest'idea di mostrare Dracula come un semplice uomo, che per salvare la sua terra e la sua famiglia decide di passare al lato oscuro. Voglio dire, la sua trasformazione è sicuramente molto più credibile di quella messa in scena per la Maleficent della Disney.
Luke Evans è l'attore scelto per interpretare il Conte Vlad e, per quanto sia decisamente bono e si faccia apprezzare anche nelle scene a petto nudo, scopro che ha la mia stessa età: 35 anni. Cioè, ma anche io sembro così vecchio? Pure a me quando mi guardate mi scambiate per un dilfone ad un passo dalla pensione? No, perché questa cosa che abbiamo la stessa età mi ha un po' destabilizzato. La protagonista femminile invece è la bella Sarah Gadon, ma cosa te ne fai della bellezza quando poi hai la stessa espressione da povera crista praticamente in tutti i film? Gli altri attori sono una squadra di boni che quasi ti viene voglia di andare a vivere in Transylvania e questo ti fa capire che nel girare il film hanno puntato forse un pelo troppo sull'aspetto visivo/spettacolare piuttosto che su quello realistico/storico, ma nonostante tutto; nonostante le stroncature dei critici americani e nonostante abbiano trasformato Dracula in una sorta di supereroe, per i miei gusti il film ha superato i tre test fondamentali: Punto 1 non mi ha fatto addormentare, punto 2 in alcune sequenze mi ha emozionato, punto 3 mi ha fatto uscire dal cinema soddisfatto. Ok, non sarà il filmone che ricorderemo anche tra dieci anni, ma per me è decisamente superiore al tantissimo ciarpame che c'è in giro.