Cosa c’è di più casuale del “caso”? Verrebbe da rispondere: nulla! Ma a volte la casualità è talmente bizzarra da far sorgere il dubbio che dietro ci sia una “regia” occulta.
I nomi, poi, a volte mostrano delle coincidenze davvero curiose. Il Forum economico forse più importante al mondo si tiene in una amena località del Wyoming, un posto incantevole ai piedi di una catena montuosa, non lontano il celebre Parco di Yellowstone, avete capito: paesaggio da cartolina, aria pulita, natura incontaminata, insomma, nulla di più distante da Manhattan e dalla “City” di New York.
Qui si sono ritrovati le due persone più influenti al mondo in campo economico il Presidente delle Federal Reserve americana, Janet Yellen ed il Presidente della Bce, Mario Draghi, i loro interventi erano naturalmente i più attesi, e tutta la comunità finanziaria pendeva dalle loro labbra.
Orbene come si chiama questa ridente località?
Jackson Hole
Letteralmente il “Buco” di Jackson.
Per parlare dei “buchi” (di bilancio) non si poteva scegliere luogo più adatto.
Ed allora, mentre la Yellen, come di consueto, ha parlato a lungo senza dire nulla, ha destato parecchie polemiche l’intervento di Mario Draghi, come nostra consuetudine, a scanso di equivoci, e soprattutto per dare una informazione corretta, riportiamo fedelmente le parole del “nostro” Presidente della Bce:
“La flessibilità esistente all’interno delle regole dovrebbe essere usata per meglio indirizzare la ripresa debole e per fare spazio ai costi per le necessarie riforme strutturali”
Immediatamente il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha plaudito le parole del Banchiere Centrale dicendo che andavano esattamente nella stessa direzione che invoca da tempo il nostro governo, a fargli eco il Presidente Napolitano ed il Ministro dell’economia Padoàn.
Il giorno successivo, però, interveniva nella discussione anche il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, al quale spesso i giornali nostrani affibbiano l’appellativo di “falco” (tra gufi, colombe e civette l’ornitologia va molto di moda nel linguaggio economico). Schaeuble sottolineava che Draghi era stato “male interpretato”, nelle sue parole, infatti, il Ministro tedesco non vedeva alcuna apertura al rigore sui conti, tantomeno un allentamento dei parametri, insomma, assolutamente nessuna novità rispetto agli accordi sottoscritti da tutti i Paesi appartenenti all’eurozona.
Ed allora uno lo interpreta ad una maniera, un altro in modo opposto … quindi? Chi ha ragione?
E’ la domanda che si è posta la Merkel, ed allora lo Spiegel ci informa che la Cancelliera, per avere una “interpretazione autentica”, ha voluto chiamare direttamente al telefono proprio Mario Draghi. Come il settimanale tedesco sia venuto a conoscenza della telefonata non è dato a sapersi (forse sono stati informati dagli americani che intercettano tutti?). Fin qui le notizie che sono state rese note da tutti gli organi di informazione, ma, come al solito, Finanza In Chiaro è andata più in là, essendo entrata in possesso proprio della registrazione della telefonata intercorsa fra la Merkel e Mario Draghi che riportiamo integralmente:
Merkel: Mario, ma cosa volevi dire tu con il discorso fatto a Jackson Hole?
Draghi: ma nulla Angela. Assolutamente nulla!
Merkel: sai che Renzi dice una cosa Wolfgang ne dice un’altra ed io non capisco più niente
Draghi: questa non è una novità … Oohhh scusa Angelina, non vorrei essere frainteso, intendevo dire che non è una novità che Renzi e Shaeuble dicono cose opposte, non che tu non capisci niente, scusa ancora Angelina, hai capito vero quello che volevo dire?
Merkel: sì sì ho capito, o meglio mi sembra di aver capito … insomma … tu non volevi dire niente
Draghi: proprio così Angelina, proprio così, hai capito benissimo, come al solito … io non volevo dire niente, brava Angelina
Merkel: va bene Mario, adesso sono più tranquilla, allora ti saluto, ciao Mario
Draghi: ciao Angelina, stai serena … Oohhhh scusa ancora, volevo dire stai tranquilla Angelina, stai tranquilla
Ed in effetti rileggendo con attenzione le parole di Draghi: “La flessibilità esistente all’interno delle regole dovrebbe essere usata per meglio indirizzare la ripresa debole e per fare spazio ai costi per le necessarie riforme strutturali” cosa vogliono dire?
Nulla, semplicemente “nulla”, e sul “nulla” si costruiscono “discussioni” e si perde così il tempo, con il “nulla” si tira avanti, ognuno recita la sua parte in commedia perché “nulla” cambi realmente.
A tal proposito risultano illuminanti e paradigmatiche le parole che il più importante Banchiere Centrale di tutti i tempi, Alan Greenspan, pronunciò un giorno davanti ad un gruppo di giornalisti prima di iniziare un discorso pubblico di rito: “Credo di dovervi avvertire che, se il mio discorso dovesse risultare particolarmente chiaro, è probabile che abbiate frainteso quello che ho detto”.
Più chiaro di così!!!!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro