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Dragon - La storia di Bruce Lee

Creato il 26 luglio 2015 da Misterjamesford
Dragon - La storia di Bruce LeeRegia: Rob CohenOrigine: USAAnno: 1993
Durata:
120'
La trama (con parole mie): il giovane Bruce Lee, nato in Cina ma destinato ad una carriera e successi nel mondo delle arti marziali e del Cinema che uniranno idealmente Oriente ed Occidente, perseguitato da un demone e spedito in giovane età dal padre negli States seguito nella sua ascesa dai primi lavori come lavapiatti ad attore conosciuto in tutto il mondo.Nel mezzo, la storia d'amore con la moglie Linda, la nascita del figlio Brandon, le sfide affrontate una dopo l'altra per dimostrare che i pregiudizi razziali, quelli rispetto alle sue velleità artistiche e le teorie profondamente all'avanguardia nella pratica della disciplina di combattimento, libri, partecipazioni a show televisivi ancora oggi noti ed una fama che ha finito per alimentare la Leggenda costruita sulle spalle di un uomo.Realtà o fantasia, diceria o cronaca, Bruce Lee visto attraverso gli occhi di chi lo ha amato di più.
Dragon - La storia di Bruce Lee
I primi ricordi che ho di Bruce Lee sono legati a mio nonno almeno quanto quelli del West.Era il pieno degli anni ottanta, e per l'Italia ancora più lontana di oggi dall'idea cosmopolita che già si viveva, pur se con difficoltà, negli States, era curioso osservare un attore divenuto superstar internazionale figlio della cultura orientale, data ai tempi molto per scontata e legata a realtà decisamente comiche e quasi dispregiative - come se chiunque fosse nato ad Est dell'Europa fosse destinato a vita a lavorare come cameriere -, tanto quanto era agli inizi la divulgazione, soprattutto nella generazione di cui faccio parte, delle arti marziali, delle quali il mitico Bruce è stato icona e grandissimo interprete.Quando, nei primi anni novanta, Hollywood si affidò al mestierante Rob Cohen - che da queste parti è noto per Daylight, tanto per rimanere in tema amarcord - ed al libro scritto dalla vedova del Maestro Linda Lee per raccontare - romanzandola non poco - la sua storia, dalle umili origini al successo, fino alla morte - discussa per anni, ed avvenuta in giovanissima età come quella del figlio Brandon, divenuto celebre con Il corvo -, ricordo che fui più che felice di potermi godere sul grande - e piccolo - schermo quello che era stato uno dei miei miti d'infanzia, e che prima o poi si guadagnerà una giusta retrospettiva qui al Saloon.Oggi, a oltre vent'anni dalle prime visioni di questo lavoro e da quella registrazione su Italia Uno che io e mio fratello consumammo con decine e decine di passaggi sui nostri schermi, continuo a guardare con grande affetto a Dragon - La storia di Bruce Lee, che unisce elementi di cronaca del percorso che fece uno dei volti simbolo delle Arti Marziali sul grande e piccolo schermo e non solo - i successi al Cinema, la serie di Green Hornet, le circostanze misteriose della morte - ad altri sfruttati per alimentare la Leggenda di un vero e proprio personaggio di culto per milioni di appassionati in tutto il mondo - la lotta con il demone, le circostanze legate all'infortunio alla schiena, il rapporto con il Destino stesso - un pò come un altro grande classico del periodo che in casa Ford finisce per avere lo stesso credito, La bamba.Senza dubbio il film è un prodotto decisamente standard, che obbedisce ai voleri delle grandi produzioni e punta più sull'emozione e la sensazione del momento che non a raccontare le gesta di uno dei più grandi innovatori non solo del Cinema di botte, ma dell'approccio allo spettacolo degli anni settanta, eppure, grazie anche ad un cast decisamente in parte - soprattutto per quanto riguarda Jason Scott Lee, che a dispetto del cognome non ha alcuna parentela con Bruce, ma che lo rispecchiò alla grande nelle movenze e nella fisicità - riesce ancora, ad ogni passaggio in televisione, a catturare la mia attenzione come se avessi ancora quattordici o quindici anni e fossi in dubbio se concentrarmi sul destino "romantico" di Bruce che affronta i suoi demoni, con la determinazione dell'uomo che lotta sempre e comunque perchè conscio di meritare il successo o più ormonalmente guidato verso le conquiste che lo sfacciato Lee indubbiamente fece - non ultima sua moglie - nel corso della vita.Probabilmente, se lo vedeste ora per la prima volta - e la cosa più nota di Bruce Lee che potreste sfoderare è il suo primogenito, sfortunato protagonista del già citato The Crow - mi prendereste per pazzo, che si parli del voto o di questo post decisamente affettuoso, eppure il potere che di norma hanno i guilty pleasures della gioventù in questo caso cede anche il passo all'omaggio che Cohen ed i suoi riuscirono a costruire alla memoria di un vero e proprio mito, seppure fin troppo oltre la realtà dei fatti rispettoso dello spirito audace ed innovatore di quella che, indiscutibilmente, è stata una vera Leggenda.Da una parte e dall'altra dello schermo.
MrFord
"I wanna hide the truth
I wanna shelter you
but with the beast inside
there’s nowhere we can hide."Imagine Dragons - "Demons" - 

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