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Dragon Quest VIII: L’odissea del Re Maledetto – recensione

Creato il 06 agosto 2014 da Rostislav @videogiochiword

Piattaforma: Android / IOS

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Prezzo: 17,99€

Il mondo dei giochi mobile è in costante aggiornamento e ampliamento. Titoli su titoli vengono lanciati sul mercato cercando di creare delle kill application anche su quella sponda che all’inizio non è stata contata come importante o redditizia, ma che pian piano non solo ha mostrato i denti, ma che riuscita addirittura a modificare la classica concezione del videogioco. Tra le varie software house spicca Square Enix, che cerca di rimettere in vendita tutti i giochi che reserò celebre la casa giapponese. Tra i vari Final Fantasy e Chrono Trigger c’è anche dello spazio per dei nuovi arrivati come Tomb Raider o Deus Ex: The Fall, ma Square ha deciso di giocare con la mano pesante, sguinzagliando anche quell’opera firmata “Akira Toryama” che ha aiutato a rendere grande l’epoca Playstation 2. Dragon Quest VIII: L’odissea del re maledetto. In questa recensione vogliamo parlarvi proprio del porting fatto su Android e IOS e analizzarne i vari pro e contro.

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Che l’odissea ricominci!!!

La storia di Dragon Quest VIII: L’odissea del re maledetto è identica a quella già vissuta sulla vecchia ammiraglia Sony, Playstation 2, ma ovviamente non tutti i giocatori l’hanno giocato e sicuramente qualcuno si starà chiedendo qualcosa di più preciso al riguardo della trama. Il regno Trodain cade in mano a un giullare malvagio, che conquistando il trono trasforma tutta la popolazione in piante, mentre il re Trode prende le sembianze di un essere verde. La principessa Medea assume invece l’aspetto di un cavallo bianco e l’unico a rimanere intatto è il nostro eroe solitario, che inizia la sua avventura (con il re e la principessa) in cerca di una soluzione. A questo gruppo si aggiungerà poi Yangus, il brigante in cerca della redenzione, Jessica, una maga e Angelo, un cavaliere templare. Durante il gioco esploreremo svariate città, conosceremo tantissimi personaggi tutti diversi e avremo modo di affrontare svariate missioni secondarie, che ci daranno la possibilità di migliorarci e di potenziare i personaggi. I svariati colpi di scena e retroscena accompagneranno il giocatore fino alla fine dell’avventura. L’incredibile longevità del titolo vi permetterà di giocare per ore e ore in quanto la sola avventura principale dura ben venti ore, mentre per completare tutto al 100% ci vorranno ben 100 ore di gioco.

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Viva il cel shading!!!

Tutti si ricorderanno il meraviglioso comparto grafico di Dragon Quest VIII: L’odissea del re maledetto e si ricorderanno i pomeriggi passati durante le passeggiate attraverso le foreste tenebrose, le ampie radure verdi e i dungeon lugubri e spaventosi. Quel comparto grafico riesce a sorprendere tutt’ora e basta inserire il gioco in una vecchia Playstation 2 per accorgersi che si tratta di un titolo invecchiato davvero bene. Sui dispositivi mobile tutto sembra volerci ricordare i bei momenti passati, ma alla fine riuscendo addirittura a rinfrescare quell’affresco che era già tempo fa. Per la creazione del gioco sui dispositivi mobile il team di sviluppo ha dovuto ricorrere a un motore grafico alternativo, Unity, e ricreare l’ambiente di gioco praticamente daccapo. Ciò che ne esce fuori è un lavoro pulito, certosino ed esteticamente eccelso. Le texture non solo sono state ricreate in modo perfetto, ma sono state addirittura migliorate e sui dispositivi dotati di uno schermo HD tutto il mondo digitale appare come un vero e proprio uragano di novità. I colori accesi riempiono lo schermo, senza lasciare le sbavature o delle sfumature di troppo. Zoommando sui personaggi riusciremo a vedere ogni minimo dettaglio del loro viso e prestando un po’ di attenzione ci accorgeremo che ogni dettaglio sta al posto suo, come se la versione PS2 si fosse evoluta in un qualcosa di migliore.Gli ambienti di gioco riescono a differenziarsi non solo nella composizione dei colori, ma ovviamente anche nella struttura. Le città hanno sempre un design ispiratissimo e fantasioso ed è un vero e proprio piacere per gli occhi, che trovano negli edifici e costruzioni varie la libidine per un autentico godimento.

Durante il combattimento invece avremo a disposizione una visuale in prima persona dei nemici e una possibilità di scegliere le svariate mosse. L’azione dell’attacco viene mostrata come un filmato in cui il nostro eroe esegue la mossa da noi scelta. La fluidità delle varie esecuzioni e dei contrattacchi diventa una gioia per la vista

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Il Touch… un alleato o un rivale?

Uno dei più grandi problemi dei videogiochi sulle piattaforme mobile risiede proprio nel sistema di controllo touch, che spesso e volentieri da problemi e fa capricci, rendendo il gioco ingiocabile. Lo schermo LCD dopo un po’ soffre non solo dei surriscaldamento, ma è soprattutto l’assenza di un feedback fisico a rendere tutto più complesso e frustrante. Dragon Quest VIII: L’odissea del Re Maledetto è un titolo che viaggia costantemente tra lo scomodo e il passabile, senza ricadere mai nella comodità o nella più totale scomodità. Si potrebbe dire che si tratta di un titolo assai complesso e convertirlo per i comandi touch è stata sicuramente un’impresa titanica in quanto non si tratta di un gioco con la vista dall’alto, ma di titolo in terza persona con una telecamera libera. Nella parte bassa dello schermo troviamo una barra con la videocamera per spostare la visuale e il pad digitale per muoverci. Volendo possiamo pigiare il tasto “AUTO” e il nostro personaggio continuerà a correre senza fermarsi. Questo è utile quando usciamo dalle città e ci troviamo in mezzo ai boschi. Durante la corsa, infatti, potremo solo cambiare la direzione della camera e quindi anche dello spostamento. Potremo altresì spostare la posizione dei bottoni digitali e quindi cercare di rendere tutto più comodo a noi.

Durante le fasi di combattimento, come abbiamo detto prima, vedremo tutto in prima persona durante la selezione della mossa da fare. In un elenco verticale troveremo tutti i compagni del nostro gruppo e cliccando su ognuno di essi potremo scegliere manualmente una mossa da eseguire. In alternativa potremo spingere un tasto per eseguire in automatico delle mosse predefinite, che nel caso dei mostri comuni potrà anche bastare.

Durante il nostro percorso di gioco non abbiamo avuto delle grosse difficoltà nel controllare i personaggi, ma ogni tanto abbiamo notato una certa resistenza ai comandi e spesso ciò influiva sulla fluidità degli spostamenti. Come abbiamo detto all’inizio di questo paragrafo, però, si tratta di un prezzo da pagare visto la grande immensità che il titolo ci propone.

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Musica maestro!!!

Una vera perla di tutti i vari JRPG sta nella sua colonna sonora, che spesso riesce a trasmettere delle invisibili emozioni lastricate con le varie note e i suoni. Spesso la musica in un’opera riesce non solo ad aiutare alla trasmissione delle emozioni, ma è capace addirittura di trainare tutto il bagaglio come se fosse il principale contenuto. I titoli Level 5 e Square Enix hanno sempre goduto di un ottima colonna sonora e Dragon Quest VIII: L’odissea del re maledetto non è da meno. Grazie alle musiche orchestrali e alle diverse sonorità riusciremo quasi a percepire tutto ciò che gli sviluppatori volevano trasmetterci. Il suono non sarà mai sgradevole e alle nostre orecchie apparirà come parte indissolubile del gioco. Alcune delle melodie appaiono come se fossero uscite direttamente da un opera teatrale, magistralmente diretta da un orchestra dalle grandi capacità. Ciò che si viene a creare è una simbiosi tra tutte le componentistiche, che messe insieme creano una sinergia di grandissimo livello artistico.

COMMENTO:

Dragon Quest VIII: L’odissea del re maledetto è una pietra miliare nel mondo del genere JRPG e ora che è presente sui dispositivi mobile non avete più scuse per non prenderlo. Lo stile grafico affascina e sorprendere per la quantità di dettagli presenti ed è probabilmente uno dei giochi più definiti sugli store. Il gameplay per quanto ostico non è molto complesso, anche se spesso si avverte una certa pesantezza durante i spostamenti. In definitiva, però, si tratta di un titolo eccelso e da prendere a tutti i costi, anche se i prezzi di Square sono abbastanza proibitivi.

  • VOTO - 9.2/109.2/10
9.2/10

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