Dragon trainer 2

Creato il 08 settembre 2014 da Lafirmacangiante
(How to train your dragon 2 di Dean DeBlois, 2014)
Quello di Dragon Trainer si conferma il brand migliore e meglio sfruttato di casa Dreamworks. Questo secondo episodio delle avventure di Hiccup e del drago Sdentato è una pregevole espansione dell'universo narrativo dedicato agli abitanti del villaggio vichingo di Berk e dei suoi draghi, una classica narrazione di stampo avventuroso fruibile e godibile da grandi e piccini che non manca di riservare sorprese ed emozioni condite con una certa dose di coraggio, insolita per film con un target tanto ampio.
La mia impressione è stata quella di trovarsi finalmente davanti a un film d'animazione dove tutto funziona a meraviglia. Dal punto di vista visivo sia le scelte di regia che le innovazioni tecniche garantiscono un'esperienza di altissimo livello che si concretizza in scelte cromatiche vivaci, sequenze dinamiche adrenaliniche (fin troppo movimentate), animazione e personaggi talmente convincenti da riuscire a emozionare e commuovere lo spettatore. Il cast cresce notevolmente sia sul versante umano con l'introduzione di un nuovo cattivissimo villain (Drago Bludvist), della carismatica e allo stesso tempo umanissima Valka e di un nuovo avversario/compagno (Ereth), sia sul versante animale che ci offre una figura chiave del racconto, il drago alfa, quello dominante, al quale sono collegati interessanti sviluppi e spunti per diverse riflessioni.
La vita del giovane Hiccup sembra svilupparsi in tutte le direzioni: cresce quella sorta di simbiosi venutasi a creare con la sua Furia Buia così come, pur tra mille difficoltà, evolve il rapporto con la figura paterna in maniera diversa rispetto a come si presentava nel primo film. Grazie all'introduzione di Valka, madre di Hiccup da tempo creduta ormai defunta, ci si commuove con le vicissitudini familiari del giovane protagonista e del padre Stoik e, nonostante si parli di un film rivolto soprattutto ai più piccoli, si affrontano temi come l'abbandono e il lutto ed è proprio su questo versante, come accadeva già nell'episodio precedente per altre tematiche, si conferma la gestione coraggiosa della materia da parte dello sceneggiatore e regista Dean DeBlois.

L'intreccio puramente avventuroso è ottimamente sviluppato, si ride spesso e volentieri grazie a un nutrito e ben amalgamato cast di comprimari davvero divertenti, si assiste a momenti toccanti durante i quali non mancherete di versare qualche lacrimuccia e il duro vichingo Stoik ci sorprende cantando addirittura una canzone d'amore in uno dei passaggi più intensi del film.
I sottotesti da cogliere per bambini e adulti sono molti e molto importanti: pensare a cose come le influenze degli altri su noi stessi, a sentimenti come il perdono e l'amicizia è un valore aggiunto decisamente maggiore rispetto all'accumulo di sterili citazioni alle quali si riducono a volte prodotti simili a questo come target ma distanti come impegno e qualità. Vedremo se Disney e altri per quest'anno riusciranno a fare di meglio.


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