Magazine Cinema
E siamo sempre lì, a citare il buon Caparezza e a chiederci quanto sia difficile il secondo album per un artista.
In questo caso un secondo film, di una stessa storia. Un sequel, insomma.
E siamo sempre lì a pensare che dei sequel ne abbiamo piene le scatole, oltre che le sale, e che suvvia, un po' di originalità in questo mondo sarebbe ben gradita.
Ma poi pensi che in fondo, a certe storie e a certi personaggi ti sei legato, e che sapere qualcos'altro su di loro, conoscerli meglio e accompagnarli in nuove avventure è un rischio che puoi correre, che insomma, la Pixar già ha saputo stupirti con Monsters University o con Toy Story II e III, perchè non può farlo anche la DreamWorks che con i suoi Shrek c'era riuscita?
Però, aspetta, la Pixar aveva toppato con Cars (di cui già il primo capitolo non era memorabile come il resto della sua produzione), e la DreamWorks non si risparmia dallo sfruttare fino al midollo il suo zoo in fuga a Madagascar, di cui ben presto avremo l'ennesima divagazione, incentrata su I Pinguini, e un po' di paura c'è da averla.
Anche perchè, diciamolo pure, Dragon Trainer è forse il più bel film di animazione prodotto dalla casa di Spielberg, capace di emozionare come pochi altri, e non essere all'altezza di una partenza così promettente è decisamente più facile che non bissare il successo e la credibilità.
Con tutti questi dubbi, ci si approccia alla visione di Dragon Trainer numero 2, ritrovando in un batter d'occhio che fa dimenticare i 4 anni trascorsi, Hiccup e il suo Sdentato e i suoi buffi e intrepidi amici in quel di Berk.
Li ritrovi cresciuti, e parecchio, anche se ancora simili e uguali a loro stessi, e li ritrovi esattamente 5 anni dopo aver sepolto l'ascia di guerra con i draghi, averli accolti e addomesticati, dando loro rifugio e amicizia.
Nulla sembra rompere un tale idillio, ma Hiccup non si può confinare e non può stare lontano dalle sue avventure, e così con Sdentato vola giorno dopo giorno alla scoperta di nuove terre, di draghi da salvare e di persone da istruire. E proprio in una di queste sue fughe viene a sentire per la prima volta il nome di Bludvist, malefico Signore dei Draghi che risveglia nel padre Stoick una folle paura.
Convinto di poter rimediare a tutto, Hiccup fuggirà dalle parole paterne, trovando lungo la sua strada alla ricerca della pace, un passato che finalmente gli consente di trovare il suo posto e il suo ruolo nel mondo, nonchè una guerra, che feroce e violenta si scatena chiamando alle armi e all'azione, con il male che si scontra con il bene, con una crescita e una maturità che mai come ora sono chiamate ad arrivare.
Detta così, la trama al centro di questo sequel non sembra nulla di nuovo e nulla di così emozionante, ma Dragon Trainer c'ha già saputo stupire una volta, e non manca a farlo ancora.
Sì, perchè in una classica storia dove l'eroe è chiamato a prendere posizione, a combattere anche contro i suoi ideali e a veder sacrificato quanto di più caro, c'è più di una lezione che come pubblico impariamo.
E non è solo quella propriamente animalista.
Come già in passato, il lieto fine c'è, ovvio, ma per arrivarci c'è il dolore da superare e gli artigli da tirare fuori, per far sentire la propria voce e zittire anche quella silenziosa di un nemico plasmato evidentemente nel male
In questa lezione che Hiccup ci offre, c'è ovviamente spazio anche per altro, per l'umorismo e per i sorrisi, che draghi miciosi come Sdentato o buffi come Skaracchio inevitabilmente comportano, e anche per quel pizzico di sentimento che non solo è dovuto a una ricongiungimento ma anche a un amore che sboccia, assieme agli ormoni impazziti di Gambedipesce, Moccicoso e Testabruta.
I timori e i dubbi vengono così spazzati via, e sì, questo secondo capitolo non sarà mai all'altezza del primo, che giocava facile con l'effetto sorpresa ma sorprendeva per la sua solidità, ma convince e incanta con ambientazione e disegni mozzafiato, con quella terra lontana di Berk che rivive lieta e che non possiamo essere che felici di aver visitato ancora una volta.
Guarda il Trailer
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il mio quattrozampe e io : Ismaele e i suoi 14 gatti....
CenzaOggi puntata monstre della nostra rubrichetta tanto amata Il mio quattrozampe e io.Soprattutto perché le quattrozampe sono diventate più di una... Leggere il seguito
Da Bradipo
CINEMA, CULTURA -
Tre diverse facce della commedia italiana odierna
E' oramai qualche tempo che diciamo tutti che siamo al terzomondo cinematografico, in Italia si fanno solo commedie , non c'è voglia di investire in generi... Leggere il seguito
Da Bradipo
CINEMA, CULTURA -
37. Cloud Atlas: pareri e considerazioni
Difficilmente ci si imbatte in un film simile e difficilmente lo si dimentica, questo perché ha avuto il coraggio -in un periodo simile dove si punta alla... Leggere il seguito
Da Winston Smith
CINEMA, CULTURA -
Siderno (RC): Festa Europea della Musica III Edizione
Venerdì 21 giugno avrà luogo a Siderno (RC) la Festa Europea della Musica, giunta alla III Edizione, su organizzazione di Pigreco Comunication, in... Leggere il seguito
Da Af68
CINEMA, CULTURA -
Ruby Sparks
Andiamo al cinema (con parecchio ritardo)L'attesa per questo film era altissima. Per chi, come me, aveva amato alla follia la folle famiglia Hoover di Little... Leggere il seguito
Da In Central Perk
CINEMA, CUCINA -
Dimartino
“C’è che passa il tempo e che lo spazio resta sempre quello, io non parlo mai e forse è meglio“. Oggi invece ti va di fare due chiacchiere con noi? si, perché... Leggere il seguito
Da Ildormiglione
CINEMA, CULTURA