PC
TESTATO SU
PC
Genere: Avventura, Azione, Gioco di Ruolo
Sviluppatore: Wyrmbyte
Produttore: Versus Evil
Distributore: Steam
Lingua: Inglese
Giocatori: 10
Data di uscita: 12/03/2014
Interessanti i personaggio Drago Features a volte semplicistiche
Gameplay semplice, ma funzionale Modalità freemium
Graficamente bello Ad alti livelli poco soddisfacente
Dragons and Titans si presenta al pubblico di Steam con una nuova veste, lasciando il vecchio approccio browser game e lanciandosi nel mondo dei MOBA che contano. Qualche anno fa era un titolo da giocare liberamente su Facebook o web, con caratteristiche freemium e stile di gioco piuttosto simile ai concorrenti più illustri. Ad oggi, a fronte di qualche cambiamento necessario per poter essere fruibile come applicazione vera e propria, sembra che di grandi novità non ce ne siano, lasciando quindi molti punti in sospeso.
monopolio mobaIl titolo di paragrafo è abbastanza esemplificativo di come, nonostante tutto, il panorama di questi particolari giochi strategici multiplayer sia ancora legato ai pochissimi titoli che ne hanno monopolizzato il mercato. Dota 2 e League of Legends sembrano lontani e difficili da scalzare, addirittura da intaccare, nella loro aura di quasi perfezione. Dragons and Titans cerca di darsi una spinta diversa e sotto alcuni punti di vista pare promettente. La trama è ovviamente un semplice pretesto per introdurre le dinamiche di gioco. Alla guida dei nostri draghi dovremo liberare i titani, esseri potentissimi al servizio dell’umanità in una continua lotta tra bene e male. Come avrete già capito, quindi, invece che entra nelle vesti di un eroe di vario tipo, ci verrà data la possibilità di scegliere la nostra cavalcatura, che si contraddistinguerà per tipo di abilità e stile di combattimento. Le modalità a disposizione, dopo un lungo tutorial in single-player, sono la classica MOBA, una coop ed una sfida multiplayer. Di queste ultime due non si rinviene traccia a causa dello scarso successo ottenuto nel matchmaking. Al contrario, la sfida classica vedrà competere tantissimi giocatori, permettendoci perlomeno di avere la partita assicurata. Le dinamiche di questo tipo di prodotti sono oramai note, ma giova ricordarle brevemente. Lo scopo del gioco sarà quello di liberare il proprio titano, distruggendo le torri di protezione ed infine la gabbia del titano nemico. Insomma, una formula diversa nella nomenclatura, ma analoga ai concorrenti. Per farlo ci muoveremo lungo la mappa (sempre la stessa) divisa in tre linee di gioco: destra, sinistra e mediana. Ad intervalli regolari i mob spawneranno dalle rispettive basi, incontrandosi e scontrandosi tra loro e contro gli eroi avversari. La copia si ferma qui, ma non aggiunge nulla di nuovo alle dinamiche di gioco, che risultano da subito piuttosto limitate. Non c’è concetto di last hit, i soldi verranno raccolti indipendentemente e riportati nei punti adibiti, facilitando la liberazione del proprio titano. Gli oggetti di gioco sono acquistabili prima dell’inizio della gara, sistema indubbiamente meno difficile, ma molto più limitativo e semplicistico. Allo stesso modo la mappa risulterà sin troppo spoglia, priva delle barriere architettoniche e dei punti ciechi caratteristici di Dota, che tanto sono cari ai giocatori più abili. I draghi avranno a disposizione tantissime abilità, ciascuna diversa e peculiare, in grado di rendere il team fight uno scontro strategico, nel quale l’utilizzo corretto delle skills (che salgono a nostro piacimento con l’ottenimento di XP) significherà vincere o perdere. Manca però del tutto qualsiasi elemento che riesca a farci preferire Dragons and Titans ad altri titoli più rodati, anzi mancano addirittura tantissime features e sfumature di gioco, cosa che forse potrà appassionare i giocatori meno pretenziosi, o quelli che trovano i MOBA troppo difficili, ma che sicuramente sviliscono il prodotto.
Nonostante tutto il titolo potrebbe anche salvarsi grazie ad una ambientazione aerea piuttosto interessante, a delle skin di gioco intriganti e a degli eroi sicuramente diversi dal solito. Considerando il buon bilanciamento degli stessi ed il sistema di controllo dinamico, nel quale il drago sarà capace di movimenti ed auto-attacchi ad area più rapidi e duttili di quelli standard del League of Legends di turno, ci si potrebbe anche affezionare al software. Poi però si scopre la modalità freemium ed allora si inizia a storcere il naso. Badate bene, nulla che renda qualche giocatore più forte di altri, ma alla lunga si tratta di un sistema logorante e poco soddisfacente. Oltre agli oggetti estetici, ovviamente a pagamento, sarà possibile comprare anche eroi ed items di gioco, altrimenti inaccessibili. Gli eroi gratuiti sono molti e quelli a pagamento non sono più forti o diversamente bilanciati. C’è da dire però che il bilanciamento risiede proprio nella possibilità di padroneggiare tutti i personaggi e nella facoltà di utilizzare le skill peculiari di uno o dell’altro drago a seconda del pick avversario. Inevitabilmente, quindi, soprattutto ad alti livelli, l’aver speso fior di euro può significare un pick migliore rispetto all’utente base. Un approccio che, alla luce di quanto fatto dagli altri giochi del settore, risulta davvero sgradevole.
Graficamente e tecnicamente nulla da segnalare. Abbiamo già menzionato la buona qualità, anche dal punto di vista dell’originalità, delle ambientazioni e delle skin di gioco, in particolare dei draghi e dei mob. I colori sono accesi e divertenti, il ritmo frenetico, le animazioni molto varie e ben studiate, nonché plausibili. Le musiche e gli effetti sonori fanno il loro mestiere senza risultare eccezionali o incredibili. In generale quindi il porting è risultato essere più che soddisfacente, sebbene non sorretto da un gameplay in grado di stupire. Stando così le cose, però, il mercato del MOBA dovrà attendere un altro gioco per potersi aprire a nuovi orizzonti.
IN CONCLUSIONEDragons and Titans potrebbe interessare, vista l'ambientazione simpatica ed originale, il gameplay certo copiato, ma comunque ben bilanciato, ed il buon comparto grafico. Poi però ci si accorge sia dell'approccio semplicistico dato dalla mancanza di features fondamentali negli altri MOBA (come il last hitting, lo shop in-game e via dicendo), sia dell'orribile modalità freemium, che pur non avvantaggiando sulla carta nessuno, obbliga a pagare per avere accesso a determinati eroi. Considerando il costo zero, per ora meglio affidarsi al solito detto: "Chi lascia la via vecchia per la nuova..." ZVOTO 5.5