L'improvvisa dipartita della MaterAgricola, così, da un giorno all'altro, ci ha lasciato – oltre alle ovvie conseguenze affettive – anche una serie di questioni di ordine pratico, prima fra tutte la risposta alla fatale domanda dove lasciamo l'animale marrone, peloso e scodazzante quando partiamo per le vacanze? Questione da sbrigare al più presto, anche perché, giusto qualche ora prima della ferale telefonata, il mio dito indice aveva fatto click sul tasto sinistro del mouse per prenotare volo A/R e pernottamento in terra d'Irlanda. È lì è scattato il dramma: non certo dell'ignara cagnona, quanto dell'apprensivo padrone, disposto anche a far saltare il viaggio piuttosto che infliggere il trauma della separazione alla sua amata bestiola. Grazie al cielo, è intervenuto il supporto telefonico di mia madre che, dopo lungo colloquio, ha convinto il Benza che sì, è normale per un genitore essere preoccupato quando lascia la prima volta il pargolo all'asilo, ma che è un trauma superabile per entrambi.
E così ieri mattina, dopo accurate ricerche internettiche e telefoniche, dopo un paio di Valpinax fatti ingoiare a forza al padre riluttante, armati di pappe e coperta preferite dalla belva, abbiamo portato Garibalda alla pensione canina per un paio di giorni di prova. E insomma, il canide non sembrava granché traumatizzato, tutt'al più incuriosito e perplesso. Il Benza, beh, il Benza viene attualmente tenuto a bada a furia di faticosissime opere di ripristino dell'appartamento ex-materno, shopping compulsivo e manicaretti casalinghi appositamente preparati. E quando domani andremo a riprenderla, beh, preparate i fazzoletti.
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