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Drive

Creato il 03 ottobre 2011 da Loffio

Il modo peggiore per andare a vedere Drive è guardarsi prima il trailer, che stavolta più che mai è il male assoluto.

Ma visto che prima o poi ci finirete davanti, tanto vale che lo guardiate qua.

Visto? Bene ora buttate via l’idea che vi siete fatti del film e state zitti cinque minuti, perché quello che avete appena visto è Drive dato in mano ad un regista qualunque.
E’ dura parlare di un film che ti è piaciuto tanto l’effetto scolaretta di fronte ai primi amori è dietro l’angolo. Quindi cercherò di non dilungarmi più di tanto, anche perché altrimenti dovrei raccontarvelo tutto. Drive è semplicemente un film che dovete vedere.

Un tizio che guida le macchine durante le rapine per vivere, una situazione che precipita a causa dell’amore per una donna e i mafiosi brutti e grassi che governano tutto. Detto così potrebbe essere un film perfetto per sua testosteronità Jason Statham, con una colonna sonora data in mano all’ennesimo tizio col che gira con la Bentley e parla di ghetti in cui fa brutto, e invece Refn cosa fa? Vi lega a una sedia e si mangia tutti i vostri cliché crudi che ancora si dibattono, mentre voi siete ancora li che vi chiedete che cazzo state vedendo.

La sua idea di film d’azione è prendere il faccino bello di Ryan Gosling, uno che al massimo te lo immagini a fare le commedie romantiche, E INVECE NO, vestirlo male, ma male, con lo stecchino in bocca le scarpe brutte e la giacca un comatoso svegliato ieri da un sonno che dura dall’85 che ha trovato i vestiti alla Caritas, metterci delle musiche elettroniche, che io non avevo mai sentito dei pezzi entrarci così poco nella scena ed essere così adatti, e riempire tutti gli spazi che intercorrono tra scene di una violenza inaudita e l’altra (parliamo di martelli, facce spaccate col tacco e gorgoglio di gole squarciate) con dialoghi minimalisti, ralenty perfetti e una fotografia della madonna.

Ma Refn in effetti tanto normale non è, non so se avete visto Bronson (vedetelo), ma è una film che veramente ti viene da chiederti che cazzo di roba gli scioglievano nel latte da piccolo.

Grande merito del successo va a Gosling, che è il metronomo del film, quando parte lui parte tutto, altrimenti l’atmosfera si ferma per aspettarlo, persa nel suo faccino come tutte le donne in sala. Anzi, a dire il vero è tutto merito della giacca che rende Gosling una specie di Chigurh buono. Ridicola assurda, senza senso, proprio come i capelli di Bardem in “Non è un paese per vecchi”, eppure è li.

Drive

Speriamo solo non lanci una moda

E mentre Gosling è si butta sempre più a capofitto in un mare di sangue e violenza silenziosa, così la giacca si sporca, si buca, si lacera, fino all’inevitabile finale che lascia tutto un po’ così, come in quei lunghi silenzi in cui, vi giuro, ad un certo punto volevo alzarmi e dire “RISPONDI CAZZO!!!”.

Guardatelo sia se vi piacciono i film d’azione sia se andate al cinema con la sciarpa e il basco, perché in entrambi i casi troverete qualcosa che non avevate visto e che probabilmente vi piacerà.

 

Edit: A mente leggermente più fredda è facile capire perché Drive mi è piaciuto: è fondamentalmente un western.


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