È incredibile la maniera in cui il nome del danese classe 1970 Nicolas Winding Refn, autore di violenti drammi del calibro di Bronson (2008) o della trilogia Pusher (1996/2005), ha avuto modo di cominciare seriamente a farsi conoscere anche in Italia in seguito all’inizio della seconda decade del XXI secolo, sebbene all’estero già fosse noto da tempo e dalle nostre parti, comunque, non sia mai stata assente una fetta di critica che gli prestasse attenzione.
Senza alcun dubbio, buona parte del merito va riconosciuta a Drive (2011) pellicola
Soltanto alcuni dei personaggi che, insieme a un ex produttore cinematografico che ha scalato la gerarchia della criminalità e al suo amico d’infanzia Nino, interpretati da Albert Brooks e Ron Perlman, popolano un intrigo che si rivela essere, in fin dei conti, una storia d’amore non priva, comunque, di teste schiacciate con i piedi e ossa fracassate a martellate.
Mentre si respira un’atmosfera tutt’altro che distante da quelle che caratterizzarono diversi noir metropolitani sfornati tra gli anni Settanta e Ottanta (tornano alla memoria sia Vivere e morire a Los Angeles di William Friedkin che Driver, l’imprendibile di Walter Hill) e il tanto silenzioso quanto carismatico protagonista si avvicina non poco allo Steve McQueen ad alta velocità, immerso in una sceneggiatura abilmente alternata tra abbondanza di dialoghi e massicce dosi di brutalità non priva di splatter.
Quindi, se ancora non avete avuto modo di vederlo, una ghiotta occasione per recuperarlo è la collector’s editionblu-ray targata 01 Distribution che, oltre al film comprendente una discreta sezione extra costituita da trailer italiano, otto interviste ai diversi componenti del cast e due brevissimi speciali (uno sugli stunt e uno su Los Angeles), include anche il disco in alta definizione del successivo lungometraggio del cineasta: Solo Dio perdona (2013)
Lungometraggio che, corredato di trailer, backstage diviso in undici parti, commento audio di Refn e due interviste allo stesso, pone nuovamente il regista alla direzione di Gosling, il quale incarna stavolta il membro di una potente famiglia criminale impegnato a gestire un club di pugilato in Thailandia come copertura per il traffico di droga e il cui fratello maggiore uccide brutalmente una prostituta.
Evento, quest’ultimo, che spinge le autorità a rivolgersi a un poliziotto in pensione che opera attraverso un’idea di giustizia molto personale basata sulla morte quale punizione; man mano che troviamo anche una eccellente Kristin Scott Thomas occupata a fare da madre al protagonista e intenta a vendicare il figlio ucciso.
Con la risultante di una sorta di western trasferito in tempi moderni che, costruito su lentissimi ritmi di narrazione e dedicato al maestro del surrealismo filosofeggiante su celluloide Alejandro Jodorowsky, sembra subire una certa influenza dal cinema di Takeshi Kitano e Akira Kurosawa… tra inquadrature geometricamente perfette e scene sanguinolente che non risparmiano neppure di un impressionante accecamento.
Disponibile anche in formato dvd.
Francesco Lomuscio