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Voi lo sapete che nutro da sempre un certo interesse per il cinema indie in ambito horror-perturbante, e che ogni tanto decido di girare il volante e deviare i miei percorsi usualmente mainstream in territori più inesplorati e low budget. A volte mi imbatto in produzioni terribilmente brutte, ma altre volte scorgo arcobaleni inaspettati e gradevoli alla vista. E' il caso di questo "Drive-In Horrorshow" di un giovane Michael Neel, che a soli 32 anni riesce a tirare in piedi una installazione cinematografica che è un vero e proprio omaggio al genere splatter, che faremmo meglio a definire, attraverso questo film a episodi, sottogenere hard-splatter, poichè siamo qui di fronte a qualcosa di piuttosto hard, cioè per palati abituati a masticare non proprio solo noccioline. Il tutto e' pero' immerso in un clima molto ironico-macabro e gore-funny. Neel ci introduce subito in un'atmosfera vetero-creepshowiana mediante la figura di un prologus beffardo e sinistro, raffigurato nel personaggio del Proiezionista, che ci presenta ogni episodio all'interno della polverosa cabina delle proiezioni di un fantomatico e desertico drive-in. Un personaggio pure lui totalmente gore-funny, come da tempo immemore non ne vedevo. In "Pig", primo degli episodi, assistiamo al dramma psicofisico di un ragazzo che dopo una notte d'amore con la sua fidanzata, viene letteralmente incollato, nudo, alla vasca da bagno dalla stessa donzella, nonché torturato dalla medesima, folle di gelosia. Nel secondo, "The Closet", forse il meno riuscito, un bambino riesce a sbarazzarsi di tutta la sua noiosa famigliola alleandosi con lo ziotibiesco mostro che vive nello sgabuzzino della sua cameretta. Il terzo episodio, "Fall Apart", che ritengo il più riuscito, con quella stridente colonna sonora così indicata e commentare le immagini (molto, molto disturbanti) della decomposizione corporea di Patrick, ci racconta di un medico dei poveri alle prese con un paziente affetto da strane pustole emorragiche, che lo contagerà, cambiandogli la vita. "The Meat Man" ci parla di una inquietante urban legend (molto intra-familiare in verità...) attraverso le voci "innocenti" di due ragazzini. "The Watcher" è addirittura un omaggio (di un certo tenore, peraltro, considerato il budget inesistente alle spalle di questo film) al genere teen-slasher in stile "Hatchet", e riesce ad essere in tal senso molto più incisivo e perturbante di un qualsiasi danaroso ma insipido Michael Bay di turno. Insomma, c'è molta fantasia e creatività nella scrittura di questo "Drive-In Horroshow", così come anche molta ingenuità e approssimazione indie, naturalmente, per cui non aspettatevi una meraviglia da rimanere a bocca aperta. Tuttavia il tono generale di questa pellicola mi ha colpito, perchè ho visto vera passione per il genere. Ho visto studio, elaborazione personale, cura del make-up e degli effetti splatter, incisività in parecchie inquadrature molto shocking. E poi anche attenzione per i dialoghi (specialmente in "Fall apart"). Infine ho colto uno sguardo trasversale che fa parlare infanzia, adolescenza e età adulta in modo corale e con finezza non da poco, considerati i pochissimi quattrini a disposizione di Neel. "Drive-In Horroshow": piccola opera minore che non vi deluderà.
Regia: Michael Neel Sceneggiatura: Greg Ansin, Michael Neel Fotografia: Michael Neel Effetti Speciali: Rob Fitz, Nick Flanagan, Jeff O'Brien Musiche: Greg Ansin, Eric Welsh Cast: Jenna Morasca, Luìs Negron, Bill Gage, Ethan Zohn, Nancy Sadsad, Matthew Catanzano, Larry Jay Tish. Nazione: USA Produzione: Grim Films Durata: 94 min.