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DRIVE (USA, 2011) di Nicolas Winding Refn

Creato il 02 ottobre 2011 da Kelvin
DRIVE (USA, 2011) di Nicolas Winding RefnCerte volte Hollywood fa bene ai registi europei... di solito è il contrario, ma nel caso di Nicolas Winding Refn è una piacevole eccezione. Avevamo lasciato il regista danese (ma cresciuto a New York) alla Mostra di Venezia di due anni fa col cupo e noiosissimo Valhalla Rising, una specie di fantasy-horror girato tra le brume scozzesi, passato in silenzio fra gli sbadigli dei presenti, e lo ritroviamo invece a Cannes con una produzione americana che, è bene dirlo subito, lascia stupefatti per ambientazione e coinvolgimento.
Mai sottovalutare le conseguenze dell'amore, diceva qualche anno fa Titta de Girolamo, alias Toni Servillo, nell'omonimo film di Sorrentino. E la stessa regola vige anche oltreoceano: se ne accorgerà, a sue spese, il giovane e silenzioso protagonista di Drive, un ragazzo taciturno e senza nome che metterà a repentaglio la sua vita fatta di espedienti per mettere in salvo la bella e ingenua vicina di casa (di cui si è invaghito profondamente) cacciatasi in un bel guaio a causa del marito scapestrato.

DRIVE (USA, 2011) di Nicolas Winding Refn

Ryan Gosling

Drive è fondamentalmente un noir romantico, che si ispira neanche troppo di nascosto ai grandi classici del passato: le solitarie corse in macchina del protagonista, spinto da un'irrefrenabile sete di vendetta e giustizia (due cose che non stanno proprio bene insieme) non possono non ricordarci il DeNiro di Taxi Driver. Allo stesso modo la fascinosa ambientazione notturna, in una Los Angeles per niente 'angelica', evoca in maniera fin troppo evidente la cinematografia di Michael Mann a cui, ne siamo sicuri, questo film sarà piaciuto parecchio. La bellezza di Drive, infatti, esattamente come nei film di Mann, non sta tanto nella trama (abbastanza prevedibile) quanto nella confezione 'deluxe' e nella capacità dei personaggi di emozionare lo spettatore con la loro presenza, la loro fisicità e il loro lato umano.

DRIVE (USA, 2011) di Nicolas Winding Refn

Ryan Gosling e Nicolas Wending Refn

Certe volte non occorre infatti una sceneggiatura di ferro per scaldare i cuori di chi guarda. E' sufficiente un cast coi fiocchi con attori in stato di grazia: Ryan Gosling è clamorosamente bravo nel ruolo del protagonista solitario, eroe inconsapevole, delinquentello di professione e killer per amore... quell'amore che sconvolgerà la propria vita e lo obbligherà a cacciarsi in una situazione più grande di lui, che inevitabilmente gli sfuggirà di mano. Gosling (che ha voluto a tutti i costi la parte) pur parlando pochissimo riesce con il proprio sguardo e il proprio corpo a costruire un personaggio affascinante, disperato, disilluso, di cui è davvero facile 'innamorarsi' (e, scommetto, per le donne in senso non solo 'figurato'). Carey Mulligan, allo stesso modo, è semplicemente perfetta nell'impersonare una giovane donna fragile, tenera e provata da una vita che non ha scelto.

DRIVE (USA, 2011) di Nicolas Winding Refn

Carey Mulligan

E poi, ovviamente, diamo anche al regista i propri meriti: Drive è stato premiato a Cannes proprio per la regia, e dobbiamo dire che certe sequenze lasciano stupefatti per la capacità di Winding Refn di 'saltare' da una situazione all'altra con virtuosismi di macchina degni... proprio del miglior Michael Mann (ebbene sì, ancora!). Basti pensare, ad esempio, alla sequenza dell'ascensore (da togliere il fiato per suspance e 'disagio' emotivo), oppure al folgorante incipit che fa da preludio alla storia vera e propria (i titoli di testa arrivano solo dopo dieci minuti). Ma, fondamentalmente, la bellezza di Drive sta nella messinscena generale, in grado di far percepire allo spettatore, fin dall'inizio, l'atmosfera malinconica e catartica del film. In tutto questo un ruolo fondamentale è dovuto alla partitura musicale di Cliff Martinez, che miscela con grande disinvoltura ed effetto suggestioni musicali stile anni 70-80, davvero riuscitissime.
VOTO: ****

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