Driven

Creato il 07 luglio 2013 da Misterjamesford
Regia: Renny HarlinOrigine: USAAnno: 2001Durata: 116'
La trama (con parole mie): nel giro che conta delle corse si contendono il titolo del mondo Beau Brandenburg, glaciale vincitore degli ultimi due campionati, ed il giovane talento Jimmy Bly, acerbo eppure fenomenale pilota seguito come un'ombra dal manager e fratello Demille.
Quando nel carattere di Jimmy comincia ad insinuarsi l'ombra dell'ansia da prestazione a seguito del successo crescente, il proprietario della scuderia, lo spiccio Carl Henry, richiama l'ex pilota Joe Tanto, campione dal talento indiscusso mai davvero riuscito ad arrivare in vetta a causa del suo temperamento non sempre equilibrato e della sua grande passione per le donne.
Tanto avrà il compito di guardare le spalle di Bly, e cercare di avere sul ragazzo un'influenza che possa portare l'allievo a superare il maestro riuscendo, a fine stagione, a battere perfino il superfavorito Brandenburg.

Questo post rappresenta la seconda parte delle celebrazioni per il Sylvester Stallone Day, tramutato per l'occasione in Sylvester Stallone Weekend, alla facciazza di tutti quei radical chic che gli hanno preferito Kevin Spacey. Un ringraziamento speciale a Julez per il fantastico mosaico celebrativo.

In occasione delle celebrazioni di questo speciale weekend, con Oscar - Un fidanzato per due figlie ho recuperato un'altra delle pellicole con protagonista il mitico Sly che ancora mancava all'appello del Saloon, con la promessa di dedicarmi alla futura visione di tutti gli altri titoli mancanti: Driven.
Uscito in sala molto in sordina all'inizio del Nuovo Millennio, in uno dei periodi più oscuri del Nostro, e bollato come trash perfino dai fan più accaniti, questo lavoro di Renny Harlin - già noto per 58 minuti per morire e Cliffhanger - ha invece piacevolmente riportato gli occupanti di casa Ford nel pieno degli anni ottanta, grazie a quasi due ore di sguaiatissimo intrattenimento sportivo che ho apprezzato pur non essendo un grande appassionato di motori, nel pieno rispetto del ruolo di outsider che lo Stallone Italiano si è costruito pellicola dopo pellicola fin dai tempi di Rocky.
Come se non bastassero, poi, l'atmosfera eighties, la velocità e le donne - alla seconda avrei preferito l'alcool, ma non tutte le ciambelle riescono col buco -, Driven è impreziosito dal fatto che Stallone finisce per rubare la scena ai due veri protagonisti lottando fino all'ultimo con un mai domo Burt Reynolds per accaparrarsi la preferenza del pubblico: ovviamente è Sly ad avere la meglio, ed il suo Joe Tanto, genio e sregolatezza della pista, pone le fondamenta di quelli che saranno i successi del buon Sylvester negli anni appena successivi, quando come regista realizzerà il discreto John Rambo e l'ottimo Rocky Balboa, di fatto le sue eredità cinematografiche più drammatiche, al contrario dei due filmissimi dedicati agli Expendables, di fatto concentrati sul suo lato più ironico e guascone.
Poco importa, poi, che alcune sequenze di incidenti siano clamorosamente e visibilmente realizzate in computer graphic o che non sempre la sceneggiatura regga il già non troppo autoriale impianto narrativo: Driven è puro e semplice divertimento, il classico film di formazione che ai bei tempi tutti i ragazzini avrebbero guardato sognando di essere Jimmy Bly ed avere uno Stallone pronto a fare loro da padre e da maestro dando tutto affinchè loro stessi potessero superarlo.
Lo spirito dei piloti del grande circo non soltanto della Formula 1, inoltre, è decisamente rispettato, e dagli omaggi - veri o presunti - a miti dei motori come Gilles Villeneuve - celebre per esibizioni come quella che porta Joe Tanto a chiudere l'ultima gara con la vettura in condizioni non proprio ottimali, per usare un eufemismo - alla pressione che giornalisti, manager ed ammiratrici finiscono per esercitare su questi uomini abituati a vivere ad un'altra velocità, come cantava Battiato, tutto contribuisce a rendere emozionalmente credibili perfino le sequenze meno realistiche del lavoro di Harlin - basato su uno script di Stallone, tra le altre cose -, mostrando alle nuove generazioni di registi ed interpreti dell'action quello che ai prodotti attuali spesso, purtroppo, manca: la capacità di suscitare la meraviglia e la partecipazione nello spettatore, pronto a tifare per questo o quel pilota neanche stesse guardando un gran premio in tv.
Se il prossimo - e dal sottoscritto molto atteso - Rush firmato da Ron Howard riuscirà ad aggiungere alla parte di pancia e più tamarra di Driven un pizzico di autorialità, direi proprio che saremo sulla strada giusta - in tutti i sensi - per avere il cult sportivo dell'anno.
Quello che conta, comunque, è festeggiare un grandissimo di Hollywood ingiustamente snobbato da intellettuali o pseudo tali, tra le figure più importanti della cultura pop legata alla settima arte degli ultimi trent'anni.
Più che Tanto, caro Sly, sei e sarai sempre troppo. 
MrFord
E per celebrare in bellezza lo Sly-Weekend, di seguito i link ai film con protagonista il Nostro passati sul bancone del Saloon:
John Rambo
Rambo III
Rambo II - La vendetta
Rambo - First blood
Jimmy Bobo - Bullet to the head
Expendables 2
Expendables
Tango e Cash
Cobra
Over the top
Rocky Balboa
Rocky V
Rocky IV
Rocky III
Rocky II
Rocky
Copland
"You can't stop
or I might pass ya
if you slow down
I'll out last ya
but when you're down
you won't find me laughing
just one question I might ask ya
it might sound like a disaster
can you make this thing go faster?"
The Black Crowes - "Go faster" -

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