Voillà! Max Dejavù
I bambini sulle moto elettriche dovrebbero portare il casco!!!!
C’è un mondo, quello dei bambini, che non si discosta molto da quello degli adulti.
Un mondo fatto di fantasia, gioco e leggerezza.
Un mondo fatto d’acqua iridescente che porta tutti indietro con i pensieri a remoti momenti felici, fatti di spensieratezza e immaginazione.
Non ci crederete ma eppur si muove qualcosa, negli animi degli adulti, troppo ingessati dopo una certa età a fingere indifferenza e rigore, maturità e fermezza di fronte ai nani che rotolano e si insudiciano nel fango di un parco di Cagliari. Uomini che non possono sporcare le loro Hogan sul prato verde e donne con tacco dodici o zeppe da risaia, che sembrano tacchini che inseguono piccioni che inseguono palloni!
Domenica siamo andati al parco e nonostante le motociclette e le macchine elettriche per bambini (non sia mai che i bimbi si stanchino… tantomeno i genitori), nonostante i tablets (i bambini moderni adorano lo scivolo e l’altalena virtuale, gli colleghi uno spinotto usb e li puoi sedare per almeno 30 o 40 minuti) abbiamo portato con noi un virus letale, qualcosa che ha sconvolto le aspettative e le certezze di qualche genitore (cerchiamo di non fare i superbi, esistono fior di genitori in circolazione), abbiamo portato un’arma di distruzione di massa che cattura le menti dei bambini, le manipola e li rende incapaci di intendere e di volere! (Non che in condizioni ottimali siano questo gran pensare!!!!) Abbiamo portato l’inaspettato!!!!
Spero non sappiano ancora il significato di “Camporella”
BloodyMaya e la sua spada Jedi!!!
Abbiamo portato con noi la leggerezza delle bolle di sapone.
Mai avremmo pensato di creare tanto scompiglio nella folla.
La Nana, con la sua spada da cavaliere Jedi ha iniziato ad esibirsi (è proprio una egocentrica buona figlia dei suoi genitori) con mirabolanti performance fatte di: due bolle per aria e mezzo litro di prodotto per terra, per la felicità dei rivenditori di bolle.
I bimbi hanno letteralmente abbandonato le loro cazzate tecnologiche per iniziare a correre come piccioni impazziti appresso alle bolle della Nana che, bontà sua, faceva anche la generosa andando ad offrire “una soffiatina” ai bimbi presenti. Potete solo immaginare le mamme tacchino in difficoltà in quella bolgia urlante di piccioni nell’eterno inseguimento di bolle!!!
Devo ammettere che, come ho premesso, è stato un meraviglioso mondo parallelo fatto di bimbi e di adulti.
Io e Antonella abbiamo approfittato delle boccette lasciate incustodite da BloodyMaya per fare a gara a chi le facesse quelle più belle e colorate!
E’ stata alla fine una festa fatta di bolle colorare e di bambini, di mamme tacchino e di papà maggiordomo ma anche di papà tatuati su tutto il corpo (giuro) e di mamme giunoniche che, nonostante la massa importante, erano più agili di un ghepardo all’inseguimento della gazzella, con la differenza che le bolle di sapone non scartano di fianco!
Il Nano, vista la nostra assenza cerebrale, approfittava per ingurgitare foglie e mozziconi di sigaretta…
La camicia è gonfia… non è ventrozza!!! La barba è folta… non sono grassottello!!!!
Quando purtroppo è giusta l’ora di deporre le armi, vuoi per l’orario vuoi perché oramai il liquido era soprattutto sparso per i 12.000 mq di parco, BloodyMaya ha dato il meglio di sé per far ricordare ai presenti quella magnifica giornata!!!
Ha iniziato a gridare per la disperazione! In quel modo che fanno i bambini, non so se lo conoscete, quello che se non soffochi la rabbia cerchi di soffocare loro insomma…
Qualcuno per la compassione mossa nei nostri confronti, ci ha rivolto i propri auguri di buon proseguimento!
BloodyMaya sul Generale ha cercato il suicidio due o tre volte tentando di soffocarsi con la cintura di sicurezza (menomale che è di sicurezza)…
Dopo 35 km di tentati suicidi andati a vuoto, ha iniziato a parlare in Aramaico antico e per poco non le uscivano anche le corna e la coda!!!! L’odore di zolfo e metano all’interno dell’abitacolo, riconducibili in prima analisi all’Aramaico antico e al probabile avvento di qualche Satanasso, è stato verificato provenire dal pannolino di Elias che precedentemente si era fatto fuori un piatto di pasta e fagioli!
Abbiamo portato la leggerezza delle bolle di sapone!
Giunti a casa, da buon padre di famiglia, ho deciso di prendere il satanasso per le corna e le ho detto:
“Nana non possiamo più andare al parco! Mi ha chiamato il proprietario e ha detto che hai fatto una figura bruttissima, tutti i bimbi si sono vergognati della sceneggiata e adesso non ci vogliono più in quel parco…”
“Papà” ha detto BloodyMaya prosaica, senza batter ciglio alcuno “non ti peoccupae!”
“Cosa intendi!?”
“Sctai tanquillo, toviamo la scioluccione…!”
“E quale?? Smetti di fare i capricci?”
“No papino…” dice lei riflessiva “Andiamo in un atto pacco! Che ne dici???”
“Bene!” penso io “E’ evidente tu abbia inteso lo spirito della mia ramanzina….”
P.s. Le foto sono scattate da Anto
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