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Droni come Batman e l’Uomo Ragno

Da Pinobruno

Vedremo droni dappertutto. Forse un giorno sostituiranno i sistemi fissi di videosorveglianza e li vedremo volare sulle nostre teste, nelle città, sulle statali e sulle autostrade. Oggetti volanti pilotati a distanza sempre più piccoli, performanti, invasivi, occhiuti, in grado di fotografare, videoregistrare, ascoltare. NelBiomimetics and Dexterous Manipulation Lab della californiana Stanford University lavorano da anni a un drone capace di appollaiarsi su una parete verticale e rimanere lì, quatto quatto, a raccogliere informazioni. 

Il Perching UAV sembra un giocattolo da aeromodellista, con i suoi piedini ad artiglio che gli permettono di agganciarsi a qualsiasi superficie. Poiché non ha bisogno di energia per restare appeso, il drone può usare la batteria per attivare sensori di ogni tipo e poi, a missione compiuta, tornare alla base.

 

Droni come Batman e l’Uomo Ragno

 

I primi prototipi mostrati dal lab della Stanford hanno un aspetto innocente, ma già quelli successivisembrano inquietanti insetti. Senza lavorare troppo di fantasia, li si può immaginare dotati di microfoni sensibili e direzionali, macchina fotografica, videocamera, autovelox, eccetera, pronti a fare il loro lavoro da spioni, semmai appollaiati sul lampione, sul ponte dell’autostrada, o al vostro balcone…

 


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