Dual Shock 2_wireless
A prima vista è identico al joypad “cablato” tutt’ora in vendita nei negozi ma, osservando meglio, qui i cavi scompaiono. Analizziamo e vediamo un joypad poco diffuso, il Dual Shock 2 Wireless 2,4 Ghz originale Sony, per capire i motivi della poca diffusione e della scarsa reperibilità. Pregi e difetti di questa piccola rarità: buona lettura!
Esiste il compatibile
Di joypad wireless compatibili con la PS2 ne esistono a dozzine; il problema, spesso, è che i solenoidi (le levette) tendono a rimanere incastrati in alcune posizioni, causando quindi conseguenze tragiche per gli esiti del gioco. Qui parliamo di un joypad originale Sony, con tanto di numero di serie (SCPH 10015 GR) e documentazione relativa (vedere immagine sottostante).
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L’unica spiegazione plausibile che riesco a darmi per una così bassa diffusione è il mercato differente: come vediamo dalle scritte è nato per il mercato statunitense/asiatico, senza una differenza sostanziale di prezzo. Rispetto ad un joypad con filo si parla di pochi euro di differenza, più che giustificati visto la diversa architettura (e l’ingombro dei fili risolto).
Nonostante questa discriminante, però, ci sono vari rivenditori import/export che dalla Cina lo spediscono allegramente, senza contare i rivenditori eBay: diciamo che, dove non è arrivata la Sony con la sua capillare distribuzione, è arrivato l’ingegno italico che sfrutta ogni pertugio e lacuna per trovare l’affare della giornata.
Come funziona
Si collega il ricevitore alla PS2 (è stato testato su una PS2 Flat primo modello, per cui è compatibile con tutte le successive) e si inseriscono due ministilo AAA nel retro del Dual Shock; se sono ricaricabili tanto meglio, così aiutate l’ambiente ed evitate un consumo di pile eccessivo. L’autonomia fornita dalla Casa è di 10 ore di utilizzo continuativo (per le ministilo normali, le ricaricabili a 1000 mAh probabilmente durano qualche ora in più) e il joypad è corredato di un interruttore in mezzo ai solenoidi per accenderlo, due led per mostrare se è acceso e se è disponibile la modalità analogica.
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Il vano pile è stato studiato su misura, per cui collaudate le pile prima dell’acquisto: le Energizer non hanno dato problemi, ma bastano pochi mm e potreste non riuscire ad inserirle per via del poco gioco tra gli spazi.
La giocabilità
Le levette conservano la morbidezza e l’elasticità tipiche Sony, consentendo un controllo preciso e millesimale dove pochi passi fanno la differenza tra vivo e morto: testato con Crash Bandicoot 2 si è rivelato molto affidabile negli spazi stretti e abbastanza reattivo ai comandi. Il wireless a 2,4 Ghz rende la trasmissione istantanea e veloce, senza particolari interferenze da altri apparecchi che, solitamente, trasmettono su frequenze più basse. Il peso, grazie alla scelta delle due ministilo, non è eccessivo e rimane identico al fratello cablato, consentendo una maggiore libertà nei movimenti e una maggiore distanza dal televisore.
La connessione va effettuata solo la prima volta: dopo, una volta accesa la console e il joypad, l’abbinamento è automatico e non ho riscontrato problemi particolari (anche perchè la spia Power vi comunica immediatamente se le pile sono cariche o meno, per cui non ci sono sorprese).
Un altro pregio dei joypad Sony è il minor numero di tasti: pochi ma funzionanti sono preferibili a dozzine posizionati in posti scomodi, come accade per l’Xbox, dove assistiamo ad una marea di tastini che confondono le idee, anziché chiarirle.
Giudizio finale: Inspiegabilmente tenuto lontano dal mercato europeo, questo joypad (grazie al mercato online) ora può diventare una realtà e un amico comune di tutti gli affezionati della PS2. E chi ha detto che bisogna avere una PS3/Xbox per giocare senza fili? Come vedete la Sony aveva già previsto questa evenienza, solo che poi non l’ha sfruttata a dovere ed è rimasta ad appannaggio di pochi. Ma visto che il prodotto esiste sarebbe ingenuo non approfittarne, buon divertimento a tutti!
Marco