Dubai è celebre in tutto il mondo per le sue enormi ricchezze.
La città fa parte degli Emirati Arabi Uniti e per la maggior parte del secolo scorso è stata sinonimo di petrolio.
Quasi tutte le persone pensa che la ricchezza di Dubai provenga dai pozzi di petrolio, ma in realtà la maggior parte dei circa 100 miliardi di dollari di entrate dello Stato provengono da settori completamente diversi: immobili, compagnie aeree, compagnie di trasporto e altre attività industriali e finanziarie.
Una delle ragioni che sta dietro allo straordinario sviluppo di Dubai è da ricercare nell'impiego di metodi occidentali, adottati con lungimiranza dai governanti dello Stato. Nei primi anni 1980, Dubai si rese conto che il suo stato di benessere non sarebbe durato a lungo se avesse continuato a focalizzare la propria economia soltanto sulle risorse petrolifere.
Così vennero poste le basi per i grossi investimenti nel settore immobiliare che ora costituiscono la principale spina dorsale dell'economia del paese arabo.
Nel 2000 è stata aperta la Dubai Internet City. Nell'impresa sono stati coinvolti investitori di tutto il mondo in un'operazione a livello globale che ha aiutato la crescita di molte imprese di Dubai. Questo hub dell'high tech offriva l'esenzione totale dalle tasse, cosa che ha attirato una miriade di investitori e ha innescato un boom giunto al culmine nel 2003. Nonostante l'operzione prevedesse che i proprietari di immobili potessero mantenere la proprietà per 99 anni, la crescita edilizia è stata immediata e ha portato alla costruzione di alcuni tra i più importanti edifici della città: Burj Khalifa (nella foto), Dubai Marina, Jumeirah Village e Burj Al-Arab, oltre ad alcuni tra i più costosi hotel del mondo.
Burj Khalifa, la cui costruzione è costata 1,5 miliardi dollari, è fino ad ora l'edificio più alto del pianeta e ha generato un significativo aumento dei flussi turistici della città.
Tornando ai giorni nostri, la città si trova di fronte a molti problemi da quando, nel 2008, è scoppiata la crisi finanziaria globale.
Durante l'apice della crisi del credito molti grandi investitori hanno perso un sacco di soldi e di conseguenza hanno lasciato alcuni loro progetti incompleti. Inoltre i prezzi degli immobili hanno iniziato a scendere in modo significativo e migliaia di persone hanno iniziato perdere il proprio lavoro.
Come se questo non bastasse, i mass-media hanno denunciato episodi di malgoverno e hanno gettato una luce sinistra sull'operato dei governanti di Dubai. Anche se la città sta affrontando un periodo abbastanza turbolento, dopo molti successi e alcuni fallimenti, sta facendo buon viso a cattivo gioco.
Di certo, la sua posizione strategica data dalla sua vicinanza all'Asia e all'Europa, continuerà ad assicurare molte opportunità di business ancora per lungo tempo.
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