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Duce, re e crocifisso

Creato il 17 settembre 2010 da Missxd
La scena che si para davanti ai nostri occhi guardando il video girato da un ragazzo 22enne di Adro, che riprende il nuovo polo scolastico cittadino, fa accapponare la pelle a chiunque abbia un minimo a cuore la neutralità dell'istruzione pubblica. Vedere spuntare un noto simbolo leghista come il sole delle Alpi da sotto i banchi, dai portacenere, dai cartelli di avviso ed addirittura dalle mani unite dei bambini disegnati sulle vetrate è una scena che dà i brividi . Non c'è possibilità di essere moderati nel linguaggio: in un Paese con un passato come il nostro, tutto ciò è un sinistro richiamo a quei tempi bui in cui campeggiavano nelle aule il ritratto del Duce, quello del Re e il crocifisso. Anche quest'ultimo (chi l'avrebbe mai detto?!) è onnipresente, ed è persino imbullonato alle pareti. "Così nessuno li può spostare", come sostiene il sindaco di Adro, che ricordiamolo, è quella ridente cittadina in cui vennero messi a pane e acqua i bambini di famiglie che avevano problemi a pagare la mensa, finché le spese non furono coperte da un privato benefattore. Un bell'esempio di carità cristiana, non c'è che dire.
Il fatto che tutto ciò avvenga, dopo un'iniziale condanna, col beneplacito del ministro della pubblica (d)istruzione è senza dubbio un sintomo della febbre nera che sta affliggendo nuovamente il nostro Paese, così come il fatto che i genitori non si siano opposti, ma anzi abbiano espresso apprezzamento, è la dimostrazione della débâcle delle difese immunitarie che avevamo contro questa malattia.
E meno male che le scuole erano il "regno" della sinistra.

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