All’inizio me la sono un po’ presa. Mi levo dal letto ben conscio dell’avvenimento, faccio colazione, toeletta, mi estraneo quattro minuti dal mondo, quindi accelero le mie funzioni vitali. Apro il PC, occhiatina alla mail e quindi via diretto verso l’obiettivo. Allora digito allegriadi… ecco che il browser, intelligente, mi risparmia un nubifragi di fatica.
Nulla. Apro la finestrella delle notifiche del blog, senza dubbio ci sarà, mi dico, ma il sistema si sarà dimenticato di notificare.
Nulla. Boh. Che triste. Do un’occhiatina a Facebook, per non perdere il vizio. 10% di link simpatici, 5% di link utili, 35% di link falsi, 40% di link idioti, 10 % di link dannosi. Un bel click sulla X in alto a destra e via andare. Ho altro da fare. E di meglio.
Piccato è il termine giusto. Si sono dimenticati di Allegria di Nubifragi, la mia creatura che mi tiene compagnia da due anni. Si sono dimenticati di te. L’anno scorso, per il tuo primo compleanno, scrissi che era per me cosa alquanto insolita mantenere un impegno come può essere un blog personale per un anno intero. E ora siamo a due. Che dici? Due blog? No, intendo due anni, due anni di Allegria di Nubifragi. Ah! Ok, ho capito dove vuoi arrivare, ma la tua è polemica sterile: è vero che scrivo anche per un altro blog, ma quando so che il post può piacerti te lo ribloggo subito, così ti prendi anche il meglio di quello che scrivo di là. Non essere pesante come certi post che abbiamo scritto.
Due anni di sforzi di immaginazione, di racconti riusciti e altri un po’ meno, di complimenti sinceri ed altri un po’ meno, di categorie create e poi abbandonate. E soprattutto di soddisfazioni personali, Nuby. Si, lo so che non ti piace che ti chiamo Nuby in pubblico, ma Allegria di Nubifragi è un nome così lungo e astruso, mi meraviglio di chi te l’ha affibbiato. Dicevo, due anni di soddisfazioni personali. Ricordi all’inizio, ma forse sarebbe più corretto dire fino a poco tempo fa, qual’era il nostro metro di giudizio per giudicare un post? Esatto, i “like”, soprattutto quelli di Facebook. Tanti like, tanto onore. E poi ci accorgemmo che i like diminuivano, ma, a nostro parere, la qualità aumentava. Che frustrazione, Nuby! Eravamo, a nostra insaputa, parte di quell’insano sistema comunicativo che appiattisce tutto in un “mi piace quello che dici, alla prossima”, oppure “sono consapevole del tuo stato d’animo, alla prossima”, fino agli estremi “non ho letto quello che hai scritto e manco mi interessa, ma so che devo mettere mi piace.” Eccolo, l’inferno del blogger: aggiornare continuamente la pagina Facebook in attesa che compaia un “1″ sopra il mappamondino a sinistra. E quando, finalmente, il numerino arriva scoprire che, dall’altra parte del mondo, tale Singh Sinabung con cui non comunichi nemmeno tramite “mi piace” ti ha inviato un lecca lecca a Candy Crush. Ok, Nuby, lo so, anche ora, se arriva qualche like, me ne compiaccio. Ma non è in base a questi pollicioni rivolti verso l’alto che giudico quanto ho scritto (per chi legge: se poi volete mettere “mi piace”…). Quando parlo di soddisfazioni personali intendo questo: imparare a giudicare per quello che è, non per quello che sembra.
Eccola! Nuby, è arrivata! Non hanno dimenticato di inviarti gli auguri, allora. Ero proprio qui a pigiare sui tasti quando tac! eccoti la finestrina delle notifiche del blog illuminarsi: Happy birthday with WordPress.com! Yeah, WordPress non si è dimenticata di noi. Vedi, siamo proprio prevenuti a volte.
Ti volevo regalare uno sfondo nuovo, una foto di testata nuova, ma poi ho pensato: Cosa c’entrano tutte queste innovazioni con noi? Siamo nati vintage, Nuby, siamo progressisti che rimangono legati alla tradizione. Il poeta, lo scrittore, è un albatros, diceva Baudelaire, un uccello ambiguo, tanto bello a vederlo librare nel cielo quanto goffo a osservarlo camminare. Il nostro albatros è questa dicotomia tra curiosità per ciò che accadrà e attrazione per ciò che è stato. Quando il domani ci fa paura ci rifugiamo in quel che è stato, quando il passato ci pesa guardiamo avanti con speranza. E scribacchiamo, da ben due anni, in faccia ai like che non abbiamo ricevuto, ai premi che non abbiamo vinto, al marketing che non sappiamo fare.
Auguri Nuby, alla prossima. TVB