Magazine Diario personale

Due anni e qualcosa di musica: 2013

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Oggi voglio parlare di musica con voi. E credo che il modo migliore per farlo sia darvi un’idea dei miei gusti, con un veloce rassegna, e qualche commento, di quello che è passato sul mio lettore nel corso degli ultimi due anni.

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Prima di iniziare credo che sia d’obbligo fare un paio di precisazioni:
Non sono un esperto di musica, un musicista o un critico. Solo una persona con i suoi gusti. Perciò, se parlo male del vostro gruppo preferito fatevene una ragione. Se vi consiglio un gruppo che a voi fa schifo, passate oltre. Se secondo voi mi sono perso un album “imperdibile” allora fermatevi un attimo e parlatemene. La sezione dei commenti è fatta proprio per quello.

Bene, iniziamo?

2013

Tomahawk – Oddfellows (Alternative)
Il 2013 si apre bene. Verso fine gennaio Mike Patton mi regala un (altro) piccolo gioiellino musicale con il quarto album della sua band.[1]

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Nick Cave & The Bad Seeds – Push The Sky Away (Alternative?)
Se da queste parti sono l’unico che apprezza (per usare un eufemismo) Nick Cave forse ho sbagliato porto. Il quindicesimo album del gruppo di Cave è, come sempre, un articolo complicato che non si può ascoltare in modo distratto o superficiale. Ed è un album splendido.

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Puscifer – Donkey Punch The Night (Alternative, Post-industrial)
A due anni di distanza da Conditions Of My Parole, Keenan e il suo terzo gruppo fanno uscire un nuovo EP, composto da due tracce nuove e da due cover, tra cui Bohemian Rhapsody. Nulla che faccia gridare al miracolo, ma è un buon passatempo in attesa del nuovo album dei Tool.[2]

David Bowie – The Next Day (Art rock, Experimental Rock)
E questo l’ho scoperto adesso. Sono profondamente imbarazzato.

Stone Sour – The House of Gold & Bones Part 2 (Alternative Metal)
Ad aprile esce la seconda parte del concept album della band di Corey Taylor. Che, per me, non regge il confronto con la parte 1. L’album scorre anonimo fin verso la fine dove, finalmente, si anima un po’. Qui ci mettiamo un bel “meh”.

Buckethead – Troppi per essere nominati
Se non mi sbaglio Il Chitarrista ha fatto uscire qualcosa come sei, sette album nel corso del 2013. Prendetene uno a caso e rilassatevi.

Alice In Chains – The Devil Put Dinosaur Here (Alternative)
E arriviamo alla metà del 2013 con un album che attendevo con ansia. Il secondo lavoro della nuova formazione conferma tutto quello che si era sentito in Black Gives Way to Blue… e purtroppo non aggiunge nulla. Intendiamoci, ormai conosco i pezzi a memoria ed è sempre presente sulla mia fida chiavetta, ma poco ci manca che non sia una fotocopia dell’album precedente.

Editors – The Weight Of Your Love (Post-Punk revival[3])
Quarto album dellla band inglese. Gradevole e di compagnia, anche se il mio preferito rimane il secondo album.

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Nine Inch Nails – Hesitation Marks (Electronic Rock)
Cinque anni. Cinque anni da quella mezza fregatura che è stata “The Slips”. Cinque anni e Reznor mi rifila un’altra fregatura. Che delusione.

Korn – The Paradigm Shift (Nu Metal)
Ascoltato e cestinato, esattamente come quello prima, The Path Of Totality. Come si dice da queste parti, una chiavata.

Pearl Jam – Lighting Bolt (Alternative)
I Pearl Jam sono (quasi) sempre una sicurezza. Anche questo è stato un bel album da ascoltare, ma siamo lontani dalla definizione di indimenticabile.

VNV Nations – Transnational (Electronic)

Da alcuni anni una delle mie band preferite, ma con questo album sembrano aver perso qualche colpo, peccato.

Dead Soul – In The Darkness (Boh)
Questa è una scoperta per cui devo ringraziare un caro amico. Genere elettrodark con contaminazioni industrial (?). Se non li avete mai sentiti aprite Spotify e alzate il volume.

E con questo siamo arrivati alla fine del 2013 e alla fine dei conti, a livello musicale, non è stato un gran anno.
Vogliamo vedere se il 2014 è stato meglio?

 

[1]   Lo stesso giorno in cui esce un altro album di Bieber. Qualcosa nel mondo non va.

[2]   Che non uscirà mai, lo so.

[3]   Eh? Esiste veramente come genere?


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