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Il primo è certo Valerio Scanu, sconosciuto ai più e non amato da buona parte degli altri. Nessuno esclude che "tecnicamente" possa essere un cantante anche dotato (in fondo ha vinto quell'annosa kermesse nazional-popolare denominata "Sanremo"), ma la sua caratura artistica, oltre che da autorevoli testimonianze critiche, è certificata dal fatto che la sua fama gli sia stata procurata da Amici di Maria de Filippi, il programma televisivo sedicente talent-show il cui unico talento dimostrato è stato quello di buggerare gli ingenui (sfrucugliando le più abiette emotività). In questo facendo a gara con l'inguardabile X-Factor, condotto da sua sfattanza Morgan, per il titolo di maggior spreco deprimente di 50 anni di televisione italiana. Ma perché i talent fanno tanto orrore? Perché si approfittano di un'incapacità degli ingenui da loro buggerati: quella di distinguere un artista da un burattino. Come introdotto nel nostro precedente post a proposito di svolte e picchi, l'artista è quello che innova e fa arte (anche male, non importa, il punk ha dimostrato che ciò che fai è più importante di come lo fai), è l'artigiano a dover fare le cose "bene". Ci sono artigiani nobili che fanno cose pregevoli. E altri, come il burattino da macchina dello spettacolo, artigiano su se stesso che però, consapevole o meno, esegue gli ordini performativi di colui che manovra i fili.
Ora, capiamo perfettamente che non tutti possano essere artisti, ci mancherebbe altro! il mondo sarebbe invivibile (con la presente modalità "industriale" di riproduzione dell'opera d'arte... in una società più umana forse no ;). Il punto è che se sei un bravo burattino e con questo vuoi guadagnare, allora accetti le regole del gioco, con tutte le possibilità di sacrificio cui si è fatto cenno. Ma al bravo burattino Scanu, come a chi è dotato più di ego che di comprensione, le regole vanno bene finché li premiano e non vanno più quando mostrano l'altra inevitabile faccia della medaglia. Insomma gli va bene fare il burattino finché generosamente remunerato, ma quando il gioco finisce pretende di essere essere trattato da artista. Ovviamente senza esserlo... di più, senza aver SCELTO di esserlo, con tutto il dolore e le difficoltà che questa scelta comporta, specie in un paese miope e ingrato come il nostro.
Il cantante da balera o da crociera a scelta, anche talentuoso - per carità - ha conosciuto il suo momento di celebrità? Ok, qualcuno gli dica che un momento dura un momento. Poi si ringrazia e si torna in balera, che i veri mutantropi cantano altrove. O almeno dovrebbero! :O
Passando alla seconda, carissimi, ammettiamo che nel post che lo riguardava ci siamo sentiti un po' soli nella critica, non solo e non tanto a quel simpatico fanfarone di Steve Jobs (RIP), quanto alla perfida azienda da lui fondata e ai sistemi subdoli che usa per spennare i conformisti e gli idioti di ogni risma. È incredibile come certi miti siano duri a esser messi in discussione: lo sfottò a Morgan e Sorrentino, due assolute nullità, ha creato vespai di apologia assolutamente immeritati, quello alla Apple invece solo un sussiegoso (o forse pavido?) silenzio, salvo poche eccezioni (grazie Volontario!). Evidentemente una divinità non si discute, neppure su un blog un po' irriverente come Technesya.
Ma allora ci chiediamo perché, ad es., da Nelson Mandela non è emersa alcuna azienda furbesca o poco etica? Forse per il detto evangelico dell'albero che si giudica dai frutti? Oppure, se la Apple (ooops, un frutto!) ha sempre avuto un comportamento tale senza il consenso di Jobs, perché lui non l'ha mai denunciata? Perché non fare nulla per fermarla o almeno redarguirla? O nel suo adolescenziale slogan "stay hungry, stay foolish" ci manca la terza parte, "stay blind" (o era "stay ostrich" e non ce ne siamo accorti ;) ?
Anche qui... l'apateporia l'ha avuta l'azienda, e giustamente, in uno di quei rari casi in cui un comportamento non etico, che per noi vuol dire osnoblotico, non paga e non paga per sua enormità, potremmo dire per sua ipertrofia osnoblotica: 32 MILIONI DI DOLLARI di truffa nei soli USA! E al mondo cosa non è? Al confronto i nostri politici sembrano ladri di polli di campagna!
Però, daaaaai, anche i clienti di Steve come sono messi? Volete il ninnolo popolar-borghese, l'allucinante Giano bifronte creato da Apple per il popolo conformista? E va beh, vale bene che i vostri figli vi spennino sull'app store, anzi dovreste farvene un vanto: "ah, pensa che ieri quel birichino di Gigi mi ha ciulato € 200 per un'app davvero troooppo cariiina!" Graaaandi, dei veri Apple victims! :D
Vedete cosa succede quando un modello di merce surroga un modello di uomo? Eumutantropooo pensaci tuuu!!!
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