due bei libri di Cargo editore

Creato il 18 febbraio 2011 da Atlantidelibri

Cargo Editore, due testi decisamente molto originali, frutto del lavoro di ricerca di un editore attento alle novità e ai cataloghi storici del mondo: nel primo libro il personaggio principale è una sorta di Soldato Schweik alla rovescia, disposto a tutto pur di tornare a combattere tra le fila dei soldati del Reich..

Nel secondo è il mondo Yiddish della Romania degli anni Trenta, con una stramba compagnia teatrale, ad essere protagonista.

Paesaggio di cemento, Jacov Lind, Cargo editore

Il sergente Gauthier Bachmann è il perfetto soldato nazista. In seguito alla terribile sconfitta subita a Woroschenko, dove la maggior parte del suo reggimento di fanteria viene trucidata in un solo colpo, Bachmann è dichiarato inabile al servizio. Incapace di accettare tale decisione e di ritornare a una vita tranquilla, Bachmann vaga attraverso campagne devastate dalla guerra, cercando di riunirsi al suo o, in alternativa, a qualsiasi altro reggimento. È disposto a tutto, pur di tornare al fronte, in prima linea, e dimostrare alla patria il proprio valore. Nel suo peregrinare sarà costretto a confrontarsi con gli orrori che ha visto e compiuto, e verrà ingannato e manipolato da una serie di personaggi – disertori e collaborazionisti, ufficiali corrotti e predatori sessuali – che se ne serviranno per perseguire i loro fini venali, cercando di confondersi con il contesto di omicidi ed efferatezze istituzionalizzati dalla guerra. Introduzione di Joshua Cohen.

Il folle cabaret del professor Fabrikant , Yirmi Pinkus, Cargo

Quando l’illustre e facoltoso professor Fabrikant muore, lascia a suo nipote Herman un’insolita eredità: un cabaret. O meglio, una compagnia di teatro in lingua yiddish formata da sette attrici non più giovanissime che, perse le loro grazie, cercano in ogni modo di riconquistare una fama e un pubblico ormai in declino. Siamo nella Romania degli anni Trenta e, nonostante il plumbeo orizzonte che s’addensa sull’Europa, Pinkus mette in scena un piccolo e divertente teatrino (è proprio il caso di dirlo!) in cui vedremo le sette signore litigare tra loro, spettegolare, risolvere uno strano caso di gioielli scomparsi… e lottare – stavolta tutte unite – contro l’avara e terribile madre di Herman, una megera che vorrebbe sbattere quelle deliziose e scoppiettanti vecchiette in una casa di riposo (buttando via la chiave ovviamente) per mettere le mani sul leggendario “tesoro” del suocero. Questo singolare romanzo d’esordio è un incredibile pasticcio (nel miglior senso del termine, che è quello letterale: di gourmet e di pasticceria) di fantasia, invenzione e ricostruzione storica. Pieno di humour e dialoghi piccanti, gag e battute, umorismo ebraico e ironia yiddish, allegro e spassoso, come si addice al miglior cabaret di tradizione centro-europea. Si ride di gusto… e pian piano ci si affeziona alle sue sette improbabili star. Con ventotto disegni dell’autore. Prefazione di Moni Ovadia.



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