Magazine Cinema

LA REGOLA DEL GIOCO (Kill the Messenger)

Creato il 24 giugno 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

la-regola-del-gioco-locandinaCome ti distruggo una carriera professionale

Interessante pellicola d’inchiesta ispirata alla storia vera di Gary Webb, La regola del gioco è accattivante nella prima parte (quella dedicata all’investigazione vera e propria) per poi diventare un trattato meno avvincente sulla distruzione di una carriera umana e professionale.

Gary Webb, giornalista di un piccolo giornale californiano, ha per le mani uno scoop clamoroso. Eseguite le dovute conferme pubblica il pezzo e ottiene enorme risalto mediatico. Tuttavia la CIA si interessa a lui e comincia a fargli terra bruciata intorno, rovinandogli la vita.

Nel film diretto da Michael Cuesta c’è di mezzo il Nicaragua, l’amministrazione Reagan e l’ambiguo comportamento della CIA, mentre complotti, accordi, droga e armi sono gli elementi che lo definiscono. La regola del gioco è una pellicola d’inchiesta che non ha l’ambizione di scoperchiare nessun vaso di Pandora, ma ha l’interesse di raccontare in modo didattico la storia di un giornalista che si è visto fare terra bruciata intorno; un reporter che ha smascherato l’amministrazione di un governo che ha facilitato la proliferazione delle droghe pesanti (il fine giustifica i mezzi), ma che non ha saputo reggere il contraccolpo mediatico.

Composto da un cast di livello, che però si è dilettato esclusivamente in camei (Ray Liotta, Paz Vega, Michael Sheen e Andy Garcia), La regola del gioco è una prodotto didascalico che si appoggia esclusivamente sulla prova recitativa di Jeremy Renner, protagonista non sempre all’altezza della situazione. Certamente non gli viene in aiuto una pellicola che non ostenta mai un ritmo elevato e che persegue una pacatezza di fondo, che tende ad ammorbidire il tutto. La regola del gioco appare come un’interessante inchiesta, ma fine a se stessa; un film che è costruito in maniera troppo lieve per affrontare un argomento così delicato. Perché nel momento in cui i fatti storici vengono tutti elencati e dati in pasto allo spettatore, la pellicola non riesce a sostenere con adeguata brillantezza il declino psichico di un uomo alla deriva. Difatti ciò che manca nella pellicola diretta da Cuesta è la ricerca del coinvolgimento del pubblico, che si ritrova a osservare una vicenda che manca d’empatia nella seconda parte e che potrebbe osare maggiormente e non limitarsi a relegare ai titoli di coda l’ineluttabile destino.

La regola del gioco non riesce a convincere fino in fondo e lascia l’amaro in bocca. Un prodotto nel quale il dubbio erode la fiducia e che riporta a galla l’opprimente e claustrofobico potere intimidatorio delle agenzie di sicurezza americana.

Uscita al cinema: 18 giugno 2015

Voto: **1/2


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :