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Due Chiacchiere con… Anna Talò

Creato il 30 settembre 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Due Chiacchiere con… Anna Talò

Due Chiacchiere con… Anna Talò

Due Chiacchiere con… Anna TalòDopo aver letto l’ultimo divertentissimo romanzo di Anna Talò, Volevo solo una vita tranquilla, noi di SognandoLeggendo abbiamo deciso di attivarci per riuscire a fare una piccola intervista. Grazie alla gentile intercessione della Corbaccio Editori, in pochissimi giorni, siamo riusciti a entrare in contatto con l’autrice che, fra un impegno e l’altro, è stata così cortese da spendere un po’ del suo tempo per noi e la nostra invadente curiosità!

Il romanzo Volevo solo una vita tranquilla - uscito nel settembre 2013 – è stato letto da ben due recensori del sito – Nasreen e CriCra – ed entrambe, valutandolo molto positivamente, hanno deciso di collaborare alla stesura della recensione e successivamente dell’intervista.

Qua potete trovare la recensione completa al romanzo: Volevo solo una vita tranquilla

Mentre, a questo link, potrete trovare un estratto del libro.

Chi è Anna Talò?

Due Chiacchiere con… Anna TalòMi chiamo Anna Talò e sono scrittrice, giornalista, traduttrice, consulente editoriale. Insomma: corro da una parte all’altra per pagare il mutuo di una microcasa. Oltre a Meditazioni per donne sempre di corsa, il libro che dà il titolo al blog, uscito per Corbaccio nel 2011 (alla 3° edizione; tradotto anche in Spagna con il titolo “Tomatelo con calma”), ho pubblicato – in ordine di uscita – Io per prima. Storie di donne mantovane che hanno precorso i tempi (con V. Pavesi; Provincia di Mantova 2004); Le vere signore non parlano di soldi (Corbaccio – 2007); Sii preparata! Esploratrici GEI da 100 anni, sullo scoutismo femminile laico in Italia (Edizioni Cngei – 2011); e ho firmato l’introduzione di Chernobyl Surfing (di Elena Filatova – Ponchiroli Editori – 2011).
Il 12 settembre 2013 esce il mio primo romanzo, sempre per Corbaccio: Volevo solo una vita tranquilla!

Sito autrice: Meditazioni per donne sempre di corsa

Cara Lucilla,
l’altra sera, a una tavolata tutta femminile, abbiamo confrontato le scuse che ci hanno rifilato i nostri uomini, nel corso della vita. Ed erano più o meno sempre le stesse.

Hanno così poca fantasia?

E per quale motivo, scusa, dovrebbero sforzarsi per inventarne di nuove, quando tanto ce le beviamo tutte lo stesso?

 … Bene, ora che abbiamo rispolverato un po’ la nostra memoria con
la biografia di Anna Talò, avanti tutta con l’intervista!

Nas&Cri: Salve Anna, benvenuta su SognandoLeggendo, la ringraziamo per averci concesso un po’ del suo tempo per questa piccola intervista. Sappiamo che lei è una giornalista, consulente editoriale, traduttrice e scrittrice. Com’è arrivata alla scrittura? Una casualità, un progetto o un sogno realizzato? C’è stato un giorno che ha detto “voglio scrivere un libro”?

Anna Talò: Ho iniziato a leggere libri molto presto e hanno sempre rappresentato, per me, una fuga dalla realtà, che mi stava stretta. Per cui, quando ero al liceo – forse il periodo peggiore; chi dice in mia presenza: “Ah, i sedici anni, che bella età!” rischia grosso – ho iniziato a sognare di poter avere un’esistenza diversa proprio grazie alla scrittura. Ero affascinata dalla vita di Oriana Fallaci, dal suo essere l’unica donna inviata di guerra, dall’essere stata testimone diretta di alcuni dei momenti più importanti della nostra storia recente. Volevo diventare come lei.
Nel tempo, sono finita col somigliare di più a Ida Omboni – anche se lei era una grande umorista e una grande traduttrice, io non avrei potuto farle da governante –, con una quotidianità molto meno spericolata. Ma sono contenta: amo tanto anche la Omboni.
E chiunque ami scrivere, prima o poi, spera di scrivere un libro. La questione è farselo pubblicare.

Due Chiacchiere con… Anna Talò

Nas&Cri: Dove riesce a trovare l’ispirazione per scrivere, ma soprattutto si tratta di un processo istintivo oppure frutto di attente riflessioni? Esperienze di vita, fantasia o cos’altro? E, soprattutto, com’è nato il suo ultimo romanzo “Volevo solo avere una vita tranquilla”, quanto c’è di autobiografico nella sua ultima opera?

Anna Talò: Non sono uno di quegli autori che si macerano, che dicono che scrivere ti prosciuga l’anima, che è il mestiere più difficile del mondo. Secondo me è molto più difficile fare l’infermiere nel reparto grandi ustionati di un qualsiasi ospedale. Scrivere è un privilegio.
Poi, certo, venendo io dalla cronaca, trovo più facile elaborare quel che vedo, e da quello creare una storia, come in questo caso, che è il mio debutto nella narrativa (i miei libri precedenti erano un saggio e un manuale di auto-aiuto.) Ci sono episodi, nel libro, che sono stati ispirati da fatti realmente accaduti e raccontati sui giornali.
Di autobiografico non c’è molto: sono una persona riservata e lavoro nel settore editoriale. Ma non sono orfana, non ho uno zio magistrato. E non ho vicini muscolosi che mi fanno la corte. Quest’ultimo fatto mi scoccia un po’.

Nas&Cri: Nel suo libro, - Volevo solo avere una vita tranquilla, la protagonista Teresa appare come una donna completamente diversa da come sembra essere invece la sua alter ego Lucilla. Una donna che ha trincerato i sentimenti privati del suo cuore contro il mondo esterno, al contrario di Lucilla, una donna che fa del sarcasmo la sua regola di vita. Ci parli un po’ di questi due lati di Teresa, le due facce della medaglia.

Anna Talò: Ognuno di noi ha un alter ego. Soprattutto lo vedo sui social: ci sono persone, che spesso si nascondono dietro un nick, di rara violenza verbale. Ho sempre pensato che, probabilmente, se li dovessi incontrare di persona, non avrebbero lo stesso coraggio.
Da qui sono partita per creare i due aspetti di Teresa, anche se Teresa è comunque una persona positiva, e il sarcasmo lo usa a fin di bene, non per sfogare le proprie frustrazioni.

Nas&Cri: Lei, invece, com’è nella vita reale? Affronta tutto di petto o qualche volta preferisce starsene per conto suo e tralasciare per un po’ tutto il resto?

Anna Talò: Come Teresa, entrambe le cose. Amo la solitudine, ma ho un carattere fumantino. Se fossi maschio, sarei Rino Gattuso.

Nas&Cri: Personalmente preferirebbe ricevere i consigli nello stile di Teresa o della sagace Lucilla? Che rapporto ha con i “consigli”, tende a seguirli o a prenderli sempre con le pinze?

Anna Talò: Ah, no. Odio i consigli: so sbagliare da sola. Ma preferisco che mi si dica in faccia la verità. Magari sul momento ci sto male, però almeno sono sicura che la persona che mi ha “sgridata” è stata sincera fino in fondo.

Cara Lucilla,
ho un collega insopportabile. Se appena non gli rispondo come lui si aspetta, oppure sono un po’ nervosa, mi chiede: “Cos’è? Hai le tue cose?” oppure “Da quand’è che non ti fai una bella scopata, eh?”

E io non so mai cosa rispondergli …

Sorridigli, e poi fagli notare che per una donna sono tutte situazioni transitorie – il ciclo dura qualche giorno, il sesso si può sempre fare -, ma se un uomo è pirla, è pirla per sempre. 

Nas&Cri: Nel libro, gli argomenti trattati che saltano subito all’occhio sono l’uso, l’utilità e se vogliamo l’abuso stesso di internet. Ci sarebbe molto da dire a riguardo, non trova?

Anna Talò: Internet è uno strumento. Gli strumenti in sé sono neutri. Dipende da chi li usa e con che scopo. Io, per esempio, trovo Facebook divertente e utile, ma sono molto selettiva, ho pochi contatti, cancello velocemente chi non si attiene alle regole (la discussione mi diverte, gli insulti no.) I miei due “consulenti” per questo romanzo – un avvocato e un colonnello dei carabinieri in pensione – sono due miei amici di Facebook, mai incontrati di persona.
Certo, c’è il rischio di inciampare in brutta gente. È triste dirlo, ma essere malfidenti può essere l’unico modo per crearsi una giusta rete di contatti.

Nas&Cri: E poi c’è il fenomeno dello Stalking che vedrà coinvolta proprio la sua protagonista. Una tematica importante, soprattutto in questo periodo che vede questo fenomeno al centro di molte polemiche. C’è dietro un motivo particolare per questa sua scelta? Oppure è stata una causalità?

Anna Talò: Mi interessava il tema perché è solo da poco che si è riconosciuta l’esistenza di questo reato, e ancora non sono stati trovati i mezzi per contrastarlo adeguatamente. Sono troppe le vite rovinate, perché ci si è fidati della persona sbagliata.

Due Chiacchiere con… Anna TalòNas&Cri: Quando è, diciamo, “in pausa”, quali generi di libri le piace leggere? Ha dei generi narrativi preferiti, oppure autori che segue con particolare attenzione e che hanno magari influenzato positivamente il suo stile narrativo?

Anna Talò: Pausa? Dato che leggo per lavoro, se faccio pausa lavoro all’uncinetto, o ricamo a punto croce, o esco con gli amici! Ma ho una sfacciata predilezione per i gialli.

Nas&Cri: Che consigli si sentirebbe di dare agli aspiranti scrittori? Pensa che preferirebbero ascoltarli dalla “voce” di Teresa o di Lucilla?

Anna Talò: Da Teresa. Gentile, soft … invece bisogna che glieli dia Lucilla: leggete, maledizione! In Italia tutti hanno un romanzo nel cassetto, ma si legge pochissimo. Eppure l’unica scuola è imparare da chi ce l’ha fatta. E non solo da chi ha lasciato una traccia nella storia della letteratura, ma anche da chi ha incontrato il favore del pubblico senza essere il Bardo.
Rileggere sempre il manoscritto prima di inviarlo alle case editrici: se ci sono tutti gli apostrofi sbagliati … be’ … non è una buona presentazione, e assicuro che capita.
E poi mettere in conto che è vero, ci sono stati errori di valutazione clamorosi, ma se tutti tutti tutti vi rifiutano il manoscritto, non è che siete per forza dei geni incompresi, probabilmente avete sbagliato qualcosa.
Quando in casa editrice hanno letto la prima stesura del romanzo, mi hanno segnalato alcune criticità. Sono tornata a casa e l’ho riscritto. Non mi sono sentita offesa. Anzi, meno male che mi hanno criticata.

Nas&Cri: Ultima domanda. Ha qualche progetto per il futuro? Qualche romanzo in cantiere di cui vorrebbe darci una piccola anticipazione? Avremo, in futuro, la possibilità di sentir parlare nuovamente di Teresa/Lucilla?

Anna Talò: Teresa l’ho concepita come un personaggio seriale. Se la vedremo ancora dipende dal successo che avrà il libro. A me piacerebbe farle risolvere altri casi. Ma dipende dai lettori: sono sempre loro che decidono.

Un grande ringraziamento a Anna Talò per aver accettato di concederci questa bella ed interessante intervista. Per tutti coloro che hanno amato Teresa e la sua alias Lucilla… tenete d’occhio le librerie perché probabilmente sentiremo presto parlare di loro!

Nasreen&CriCra


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