Intervista con Miriam Tocci, l’autrice di “Un Cuore Ovale” (Rizzoli, Collana YouFeel).
Buon giorno, Miriam, grazie per essere arrivata qui a quest’ora del mattino!Ciao Babette, un saluto ai tuoi lettori e lettrici!E’ stato bello scoprire che, oltre alla passione per i libri, abbiamo in comune interessi cinofili, gattofili e sportivi. Viviamo persino nella stessa città: Caput Mundi!Bene, anzi, benissimo! Ehm… a proposito degli interessi sportivi: sei indietro di tre o quattro “figurine”. Sì, sai, quelle foto sul Rugby che posti sul gruppo di “Babette legge per voi”... Celo, mi manca, celo…beh, MI MANCA!!Davvero? Credevo di avertene mandate due o tre very hot, in separata sede. Non hai dato un’occhiata alla chat di Facebook? Ehm… potresti aspettare un momento? La toilette dov’è?Corridoio, sinistra, porta scorrevole. Ti porti il cellulare in bagno? (alzo la voce, Miriam è già evaporata…)Scusa sai (è rossa in viso) con tutta quell’acqua che ho bevuto… (mente. E sa che lo so. In bagno, ha sbirciato la chat).Mi allunga l’ipad.Queste potrebbero interessarti?Do un’occhiata. Anche Miriam è un’ammiratrice dei calendari degli Dei dello Stadio. Eravamo sorelle e non lo sapevamo!Poi, a sorpresa, ecco che arriva la foto della copertina del suo ultimo libro, “Un cuore ovale” e cominciamo a lavorare sul serio.Sembra che Rizzoli sia partito alla grande con questa collana!Sì, e spero che continui! Il mio romanzo s’intitola: “Un cuore ovale” e appartiene al mood romantico.Una storia d’amore! E parla di rugby? Cosa ti ha ispirato? Devo leggerlo assolutamente, io adoro il rugby e le storie d’amore!Come succede spesso, è una storia nata per caso.Stavo guardando una partita del Sei Nazioni con una cara amica di famiglia, ospite a casa mia. Mi ha trasmesso lei la passione per il rugby, ormai da anni! Beh, l’ispirazione è arrivata tra un commento e l’altro sul gioco e sui giocatori, colossi che si muovono in maniera rude sul campo, ma sanno commuoversi sulle note dell’inno nazionale e festeggiano assieme agli avversari come un’unica squadra nel Terzo Tempo. In smoking, te li immagini?Ehm… sì, me li immagino (la mia espressione deve essere calibrata su “ebete con lo sguardo perso”).Sono stati proprio questi i cardini su cui ho cominciato a lavorare: volevo raccontare una storia per mostrare il fascino e le contraddizioni del Rugby, uno sport che sembra violento, ma non lo è affatto, anzi è pieno di regole, quasi coreografico negli schemi di gioco, dove lo spirito sportivo - o meglio, umano - è il must assoluto di giocatori e tifosi, anche nel dopo partita.Chi ancora non l’ha scoperto in questi termini dovrebbe rimediare, non trovi?E così Francesco, il protagonista della mia storia romantica, ha preso forma e colore. Ho immaginato un giocatore professionista con la maglia della nazionale, un gigante dall’espressione torva e minacciosa che però nasconde un cuore tenero, abbastanza tenero da fare breccia in quello ferito della protagonista: Serena. Tutt’altro che “serena”, poveretta, almeno non all’inizio della storia! Spero che non sia la solita ochetta ventenne svegliata all’amore e al sesso dal bel brutalone!No! (ride a crepapelle). Serena è una donna concreta e combattiva, con problemi reali: pochi soldi, un divorzio alle spalle con strascichi farraginosi e progetti per il futuro per i quali sta lottando. Sembra lontana anni luce dalla realtà di Francesco, ma a volte la vita sorprende, il destino sembra tracciato, non guarda in faccia alle distanze o alle resistenze. Comincia ad essermi simpatica…Vero? Ed è così che un incontro casuale, anzi due, la simpatia di buoni amici e una famigliola di cani da salvare fanno da cornice all’incontro romantico fra Serena e il nostro campione, un gigante buono dal cuore… “ovale”! (sospira)Una presentazione esauriente. Sono molto interessata, leggerò al più presto il tuo libro e sarò lieta di farne la recensione.Allora, adesso che ti ho dato la figurina del mio libro, ne hai altre da darmi? (che sfacciata! Faccio finta di niente, semmai ne riparliamo).Grazie, Miriam, spero di incontrarti per il tuo prossimo romanzo. Ci sono personaggi secondari che potrebbero essere sviluppati. Che ne dici?Ci sto pensando. Ho mandato già una trama ad Alessandra Bazardi, la curatrice della Collana. Un saluto a te e ai lettori, e mi raccomando ricordate: YouFeel, a ognuno il suo mood! Sei peggio di un volantino pubblicitario! Ti metterò nella cassetta delle lettere!http://www.rizzoli.eu/libri/un-cuore-ovale/
Ecco la storia di Serena e Francesco…
Quel Principe di Azzurro aveva la maglia.Con un matrimonio fallito alle spalle e un presente precario fatto di mille lavori per sbarcare il lunario, Serena non ha una vita facile. Ma le ferite del passato non hanno cancellato il suo grande sogno: ristrutturare il vecchio casale di famiglia e aprire un'attività tutta sua in mezzo alla natura. Con tutti questi pensieri per la testa, non c'è tempo da perdere in flirt: così quando al pub in cui lavora incontra Francesco, giocatore della nazionale italiana di rugby, non fa caso alle sue attenzioni. Quello che non può immaginare è che nel giro di poche ore lo rivedrà. E non al pub, ma in una clinica veterinaria dove lei opera come assistente e dove Francesco porta una cagnolina ferita, raccolta sul ciglio della strada. Serena non è immune al fascino del bel rugbista e rivederlo in veste di salvatore di animali lo rende ancora più attraente ai suoi occhi. Con tutte le donne che girano intorno ai campioni, è convinta di non avere speranze. Invece Francesco da quella sera non ha in testa altra meta… Una romantica, tenera, emozionante partita a due da gustare anche dopo il Terzo Tempo.
Mood: Romantico.